Welfare

Amnesty denuncia lavori forzati per dissidenti birmani

La giunta al potere nell’ex Birmania “obbliga uomini, donne e bambini a trasportare pesanti carichi su terreno difficile per vari giorni di seguito o anche per settimane”

di Gabriella Meroni

Le minoranze etniche del Myanmar (ex Birmania) vengono costrette ai lavori forzati. Lo ha ribadito Amnesty international ieri, in concomitanza con l?apertura a Ginevra della Conferenza internazionale del lavoro. Attuando politiche di stampo colonialistico, la giunta al potere nell?ex Birmania ?obbliga uomini, donne e bambini a trasportare pesanti carichi su terreno difficile per vari giorni di seguito o anche per settimane? sottolinea l?organizzazione non governativa in un comunicato.

Tra i molteplici abusi subiti dalle minoranze etniche, ad esempio mon, rohingya, naga e karen, vi è la partecipazione forzosa alla costruzione di infrastrutture di pubblica utilità, ad esempio autostrade e dighe, od utili al mercato turistico. Amnesty conclude chiedendo che il governo mantenga l?impegno ad accogliere una commissione d?inchiesta dell?Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro), recentemente assunto, e garantisca la protezione alle persone eventualmente interpellate.

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