Welfare

Amnesty International Italia al Roma Pride

La sezione italiana di Amnesty International prende parte al Roma Pride del 16 giugno. Appuntamento, per chi vorrà sfilare con l’organizzazione per i diritti umani, è alle 15 a piazzale dei Partigi

di Redazione

Il Roma Pride rappresenta per le attiviste e gli attivisti di Amnesty International, che sfileranno dietro lo striscione ?Libere e liberi di essere?, l?occasione per ribadire l?impegno al fianco delle altre organizzazioni non governative e associazioni contro ogni forma di discriminazione a causa dell?orientamento sessuale e dell?identità di genere e per la prevenzione delle violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) in tutto il mondo.

Sono circa 70 i paesi che considerano l?omosessualità come un reato e, tra questi, almeno quattro, Iran, Sudan, Mauritania e Arabia Saudita, la puniscono con la pena di morte. In molti altri paesi le condanne per reati legati all?orientamento sessuale e all?identita? di genere assumono i toni di punizioni crudeli, inumane e degradanti: vere e proprie torture, spesso a seguito di detenzioni arbitrarie. Quando non è lo Stato a violare i diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, è la comunità di appartenenza a emarginare o colpire con violenza le persone che decidono di amare persone del loro stesso sesso o che manifestano un?identità di genere dissimile da quella biologica.

Alla manifestazione di Roma sarà presente la delegazione della Sezione Italiana di Amnesty International che il 3 giugno scorso ha preso parte al Gay Pride a Riga (Lettonia).

Il presidente della Sezione Italiana di Amnesty International, Paolo Pobbiati ha dichiarato: «L?orientamento sessuale e l?identità di genere fanno parte dei caratteri fondamentali dell?identità umana. È per questo che Amnesty International ha deciso di denunciare e contrastare le violazioni dei diritti umani di lesbiche, gay, bisessuali e transgender e affermare che i diritti delle persone Lgbt non sono diversi da quelli degli altri individui: il diritto a realizzarsi compiutamente, all?incolumità fisica, alla privacy, alla libertà di associazione e di espressione? diritti che purtroppo ancora oggi in molte parti del mondo vengono negati dai governi e dall?opinione pubblica, in nome di presunti principi religiosi, culturali, morali o di salute pubblica».

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