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Angola: produzione di petrolio in forte crescita

L'Angola è ricchissima di petrolio, gli introiti derivati coprono il 90% delle esportazioni, e la produzione continua ad aumentare.

di Redazione

L’attivita’ petrolifera dell’ Angola, che entro breve entrera’ a fare parte dell’Opec, sta registrando una serie continua di successi operativi che hanno fatto alzare le stime di crescita del Paese dal 14,8% del 2006 al 30,2% del 2007. A darne notizia è l’agenzia di infromazione de Il Sole24ore.
Gli introiti del petrolio attualmente coprono il 90% delle esportazioni, l’80% delle entrate dello Stato e il 60% del prodotto interno lordo. La produzione di greggio, che fino a dicembre scorso era di 1.540.000 barili al giorno, e’ gia’ salita a 1.690.000 barili. Il dato e’ particolarmente rilevante in quanto incidera’ sulle quote di produzione che l’Opec assegnera’ all’Angola.
Contestualmente dovrebbero crescere anche le riserve accertate, attualmente pari a 12,5 miliardi di barili. Sui 74 blocchi di esplorazione identificati nel Paese, in realta’ solo 30 sono attualmente attivi. Qualora le campagne di valutazione avviate o da avviare portassero a ulteriori successi, il volume complessivo delle riserve potrebbe avvicinarsi ai 30 miliardi di barili.

Intanto il Governo angolano, la societa’ petrolifera di Stato (Sonango) e le compagnie petrolifere internazionali operanti nel Paese, prevedono di incrementare la produzione fino a 2 milioni di barili all’inizio del 2008 e di oltrepassare i 2.750.000 barili per il 2010. Il programma, qualora fosse realizzato, potrebbe proiettare l’Angola al primo posto tra i produttori africani, scavalcando la stessa Nigeria. In particolare, il valore complessivo della produzione, potrebbe raggiungere i 40 miliardi di dollari l’anno. Principali mercati di sbocco del petrolio angolano sono attualmente la Cina seguita dagli Stati Uniti. Questi due Paesi, da soli, assorbono circa l’80% della produzione.

Significativa anche la presenza italiana. Il gruppo Eni, che novembre scorso ha acquisito per 902 milioni di dollari un contratto di concessione in acque profonde (blocco 15), ha annunciato la scoperta di un nuovo rilevante giacimento nel blocco 14 localizzato in acque profonde (1.200 metri di acqua e 3.340 metri di perforazione) a circa 400 Km da Luanda. La quota l’Eni e’ pari al 20%, analogamente a quella di di Total e Sonangol. Operatore del giacimento e’ Cabinda Gulf Oil con il 31%. Il rimanente 9% e’ in mano alla Galp portoghese. Eni, che attualmente ha una produzione in Angola di 160mila barili al giorno, prevede entro tre anni di arrivare a oltrepassare la soglia di 200mila barili. Promettente anche il settore del gas. Entro breve e’ prevista l’avvio di un impianto di liquefazione per la produzione di gnl destinato alle esportazioni, nell’isola di Soyo. Avra’ una capacita’ annua di 5 milioni di tonnellate equivalenti, che potrebbe essere successivamente raddoppiato con l’aggiunta di un’ulteriore linea di liquefazione. Sara’ alimentato dai ritrovamenti effettuati in diversi giacimenti offshore la cui produzione sara’ veicolata attraverso una rete di condotte di 450 chilometri che in alcune tratte sara’ posata a 1.200 chilometri di profondita’. L’italiana Saipem e’ tra le aziende candidate ad acquisire l’incarico di realizzare la parte piu’ impegnativa di queste opere. Fonte:Ambasciata d’Italia a Luanda

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