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Animali nei circhi, si rischia la terza proroga allo stop

Da agosto 2025 a dicembre 2026. È questa la proposta governativa al parlamento: rinviare l’entrata in vigore del decreto che dice basta alla sofferenza animale negli spettacoli circensi. In questo modo non si attua la legge-delega sullo spettacolo. La Lav definisce «incredibile e sconcertante» la decisione. Appello ai parlamentari perché non approvino il nuovo disegno di legge

di Antonietta Nembri

«Sconcertante, incredibile, una nuova lavata di mani». Sono queste le parole di Gianluca Felicetti, presidente di Lav di fronte all’ultima decisione del Consiglio dei ministri. E ricorda: «Per la terza volta il Governo Meloni  proroga la sofferenza degli animali sfruttati nei circhi e allontanare la data per il rilancio di uno spettacolo davvero umano con l’allineamento dell’Italia agli oltre cinquanta Paesi al mondo che hanno già fatto questa scelta di civiltà» 

Da agosto 2025 a dicembre 2026

Felicetti aggiunge che il governo «Lo fa proponendo al Parlamento un Disegno di Legge ad hoc di due righe per spostare dal 18 agosto 2025 al 31 dicembre 2026 (la prima data era il 18 febbraio 2023, poi il 18 agosto 2024 quindi quest’anno)  il termine per varare il Decreto attuativo della Legge come fatto ieri a Palazzo Chigi». 

Il presidente Lav inoltre sottolinea: «Il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il suo sottosegretario Gianmarco Mazzi hanno così tradito la parola data meno di due mesi fa in Aula alla Camera in diretta televisiva rispondendo a una interrogazione “question time” del deputato Francesco Borrelli e ai solleciti di tanti deputati e senatori».

Ignorata la volontà dei cittadini

Felicetti ricordando anche le tante campagne di questi anni conclude: «Inoltre il Consiglio dei ministri ha ignorato ancora una volta la volontà della stragrande maggioranza degli italiani (qui avevamo scritto dell’indagine Doxa), i 240mila firmatari della nostra petizione e i pronunciamenti della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari, dei Consigli regionali di Lombardia e Lazio, di Consigli comunali come Verona, Cagliari, Perugia, Roma che si sono espressi ancora nelle scorse settimane in favore della dismissione dell’utilizzo degli animali nei circhi». 

La Lav ha realizzato anche un docu-film per raccontare le sofferenze degli animali nei circhi. Con un titolo che è un auspicio: che si arrivi all’ultimo spettacolo

La legge contro i maltrattamenti, già dimenticata?

«Due settimane fa il Parlamento ha approvato la nuova Legge contro i maltrattamenti sugli animali, facendo dichiarare a parlamentari di maggioranza che ora sono “soggetti di diritto”» osserva Giulia Giambalvo, responsabile area animali esotici di Lav. 

Però, aggiunge: «Alla prima occasione per dare concreta attuazione ad una legge approvata dal Parlamento, il Governo smentisce se stesso, disattendendo la volontà espressa dalla maggioranza dei cittadini italiani e prorogando ulteriormente le sofferenze degli oltre 2.000 animali ancora costretti a vivere nei circhi e a essere utilizzati in spettacoli umilianti». 

L’appello ai parlamentari

Ora che il Disegno di legge con l’ennesima proroga andrà all’esame del Parlamento alla Lav si aspettano coerenza da parte di deputati e senatori di ogni partito «annullando quindi la richiesta di proroga e approvando due righe che dicano basta alla presenza e all’uso degli animali nei circhi, una giusta pensione per i duemila ancora impiegati e la riconversione del Fondo nazionale dello spettacolo viaggiante al cambiamento degli spettacoli»

In apertura un’immagine da ufficio stampa Lav

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