Non profit
Aperto campo Cri in Tunisia
Attivata dalla Croce rossa italiana a Ras Jadir una cucina in grado di produrre fino a 4mila pasti al giorno
di Redazione
È attivo il campo della Croce Rossa Italiana in Tunisia a Ras Jadir, a 8 km dalla frontiera libica. La struttura, adiacente al Transit Camp, gestito congiuntamente dalla Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dalla Mezzaluna Rossa Tunisina, si estende per 5.000 mq. Nel campo Cri, riferisce una nota, è stata impiantata una cucina in grado di produrre fino a 4.000 pasti al giorno.
Già nella giornata di ieri sono arrivate le prime 150 persone: si tratta principalmente di nuclei familiari eritrei e somali provenienti dalla Libia. Anche il sistema di potabilizzazione dell’acqua è entrato in funzione: gli operatori italiani, dopo aver analizzato i campioni di acqua prelevati dal nucleo di valutazione 20 giorni fa, hanno progettato un trattamento specifico per rendere l’acqua salina completamente potabile. L’impianto potabilizza 5.000 litri d’acqua l’ora.
«C’è molto lavoro, ma tutto il team lavora con grande entusiasmo e in stretta collaborazione con gli operatori della Mezzaluna Tunisina. Inoltre – aggiunge Emerico Laccetti, team leader Cri – c’è grande soddisfazione perchè l’impianto innovativo progettato dai nostri tecnici per la potabilizzazione dell’acqua sarà presto adoperato da anche le altre organizzazioni umanitarie che operano nell’aerea. L’acqua di tutta la Regione è salmastra, questa sua caratteristica provoca seri danni ai reni. Siamo felici che il nostro apporto abbia dato un contributo per la soluzione di un problema così delicato»
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