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Aperto Centro chirugico di Emergency a Gernada
L’intervento richiesto quattro mesi fa dal ministro della Sanità del governo di Tobruk. Obiettivo garantire assistenza ai feriti dei combattimenti nelle zone di Bangasi e Derna. Lo staff dell'associazione si occuperà anche di formare il personale locale
di Redazione

Ha aperto i battenti lunedì 12 ottobre a Gernada un centro chirurgico di Emergency per vittime di guerra. L’intervento della ong nasce dalla richiesta del governo di Tobruk, di stanza ad Al-Bayda, di quattro mesi fa.
Il sistema sanitario libico è stato fortemente danneggiato da quattro anni di guerra. Il conflitto è iniziato nel 2011 e ovunque mancano risorse e personale per offrire assistenza di base e specialistica anche per le fasce di popolazione più vulnerabili come i bambini.
In un comunicato, Emergency ricorda che con l’inizio del conflitto “il personale sanitario straniero – fondamentale per il funzionamento del sistema sanitario – ha lasciato il Paese mentre la maggior parte della classe medica è fuggita o è stata allontanata dai propri incarichi”. Oltretutto la riduzione dell'esportazione di petrolio e il crollo del sistema finanziario hanno avuto un effetto devastante sull'economia del Paese portando a una drastica riduzione dei fondi disponibili per la sanità.
L’instabilità e l’insicurezza crescenti impediscono l’accesso alle cure da parte della popolazione soprattutto nelle aree di Bengasi, Derna, Zintane e Kikla. Ed è proprio per questa ragione che il ministero della Sanità del governo di Tobruck lo scorso giugno ha messo a disposizione di Emergency una struttura ospedaliera nel villaggio di Gernada, a circa 70 km da Derna e 150 Km da Bengasi.
Lo staff di Emergency ha attrezzato la struttura e l’ha adeguata agli standard dell’organizzazione: oggi l'ospedale è costituito da due sale operatorie, una sala X-ray, una terapia intensiva, un laboratorio, il pronto soccorso e 18 posti letto per il ricovero dei feriti.

A lavorare Centro con lo staff internazionale dell’associazione c’è uno staff locale messo a disposizione dal ministero della Sanità. Oltre a curare le vittime della guerra, lo staff di Emergency si occuperà anche della formazione del personale locale e dell’organizzazione delle attività fino al raggiungimento dell’autonomia operativa.
In questo come in tutti i suoi progetti Emergency vuol mantenere una posizione neutrale e per questo, conclude il comunicata dell’associazione «nei mesi scorsi ha avviato contatti con le autorità di Zintane e Misurata alle quali ha fornito scorte di medicinali come da loro richiesta».
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