Mondo

Appello Focsiv: “L’Italia lavori per la pace”

Il commento del direttore generale Sergio Marelli.

di Redazione

Disarmo, aiuti umanitari e riapertura al dialogo. Questi i tre assi sui quali verte l?appello lanciato il 15 luglio scorso dalla Focsiv – Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario, al governo italiano per un?efficace azione diplomatica nella crisi del Darfur.
«Il rischio di aggravamento della catastrofe umanitaria in Sudan», ha motivato Sergio Marelli, direttore generale della Focsiv e presidente dell?Associazione delle ong italiane, «ci ha spinto a rivolgere un appello al ministro degli Esteri, Frattini affinché chieda alle Nazioni Unite di esercitare pressione politica sul governo sudanese perché elimini gli ostacoli burocratici agli aiuti umanitari». Tra le altre richieste, figurano il disarmo dei Janjaweed, il rafforzamento della polizia nella zona del Sudan occidentale e un ruolo attivo dell?Unione europea nella promozione e il raggiungimento della pace.
Una pace che sembra ancora lontana, specialmente dopo il fallimento dei colloqui di pace tra governo di Khartum e ribelli del Darfur (Mls e Mje) il 17 luglio ad Addis Abeba.

Info:
FOCSIV

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.