Cultura

Arte ponte tra culture e identità differenti

In programma a Napoli, l’8 e 9 maggio, l’edizione 2025 di “Protagonisti” un evento dedicato alle nuove generazioni. Obiettivo favorire la partecipazione di quanti hanno un background migratorio. A promuovere la due giorni il Coordinamento nazionale nuove generazioni italiane - Conngi. In diversi luoghi della città incontri e workshop che coinvolgono istituzioni, esperti, rappresentanti del Terzo settore e ragazzi provenienti da tutta Italia

di Redazione

Identità culturale e ruolo dell’arte possono essere strumenti di inclusione, partecipazione e cittadinanza attiva. Porre questi temi al centro del dibattito è l’obiettivo della nona edizione di “Protagonisti! Le nuove generazioni italiane si raccontano”, in programma a Napoli l’8 e il 9 maggio. 

Promosso dal Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane – Conngi, in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’appuntamento si inserisce in un percorso avviato nel 2017, che ha dato voce alle nuove generazioni con background migratorio nel confronto con istituzioni, accademia, mondo del lavoro, comunicazione, sport e cultura. 

Pluralità culturale ricchezza collettiva

Il titolo di quest’anno è: “Identità in Movimento – L’arte come ponte tra culture”. Un invito a riconoscere la pluralità culturale come ricchezza collettiva e attraversare i confini simbolici che ancora oggi condizionano la piena partecipazione delle nuove generazioni alla vita pubblica del Paese, in un Paese che vanta oltre 2 milioni e mezzo di famiglie con almeno un componente con background migratorio (pari al 10% del totale, secondo i dati Istat). 

In programma panel, workshop esperienziali e momenti di confronto che metteranno al centro linguaggi creativi come strumenti di racconto, rappresentazione e trasformazione. 

Si inizia con un seminario

Il seminario inizierà giovedì 8 maggio alle ore 14,30 a Palazzo Caracciolo con gli interventi di Noura Ghazoui, presidente Conngi, Elena de Filippo, presidente Dedalus cooperativa sociale, Stefania Congia della Direzione Generale per le Politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Laurence Hart, direttore Oim Italia, Marzia Sica, responsabile Obiettivo Persona Fondazione Compagnia di San Paolo, Giuseppe Gaeta, direttore Accademia Belle Arti Napoli, Silvia Vaccaro, coordinamento del Forum Disuguaglianze e Diversità. 

L’evento si svilupperà in diverse sedi: dal Museo Madre a Piazza Garibaldi, passando per il Centro Interculturale Officine Gomitoli, per un percorso che attraversa simbolicamente spazi e narrazioni della città di Napoli, dando voce a chi costruisce nuove forme di appartenenza e cittadinanza. A fare da filo conduttore sarà la riflessione su come l’arte possa essere uno spazio politico e relazionale, capace di generare coesione e nuove visioni di futuro. Maggiori dettagli del programma in agenda online.

Due giorni di confronti, workshop e performance, ma anche panel tematici, momenti laboratoriali e una tavola rotonda finale, oltre alla mostra fotografica “La scatola magica a cura di Mario Spada con i ragazzi e le ragazze di Officine Gomitoli e all’esposizione delle sculture in cartapesta del laboratorio di arti visive “Animà” a cura di Rino Squillante, Accademia delle Belle Arti di Napoli. Uno spazio di narrazione collettiva che mette al centro i giovani come attori del cambiamento e della costruzione di una società più giusta, aperta e plurale. L’evento è gratuito e aperto alla cittadinanza. 

In apertura una precedente edizione – foto da ufficio stampa

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