Cultura

Artoni: ci vuole un nuovo patto generazionale

La presidente dei giovani di Confindustria apre il convegno di Santa Margherita

di Francesco Maggio

Un nuovo patto tra generazioni. Lo propone il presidente dei giovani imprenditori di Confindustria, Anna Maria Artoni, che accusa la politica perché “sembra tragicamente indifferente alla necessità di ricostruire quel patto tra generazioni che si è sgretolato negli ultimi anni”. La Artoni apre il tradizionale convegno di giugno dei giovani industriali, sottolineando che “più trasparenza, più libertà, più responsabilita’” devono essere i principi del nuovo welfare. Welfare che oggi corre su binari paralleli al mercato, senza incontrarsi mai. Invece, “dobbiamo fare ogni sforzo per incrociarli, perché – afferma – solo così il welfare potrà diventare un motore dello sviluppo delle nostre economie e della crescita delle nostre societa’”. “Dobbiamo avere il coraggio di dire chiaramente che il nostro paese – afferma Artoni – ha vissuto nel dopoguerra una straordinaria fase di sviluppo, durante la quale ha pero’ distribuito ai suoi abitanti più di quanto non potesse fare, in termini di diritti, privilegi, rendite di posizione, trattamenti pensionistici troppo generosi, eccesso di garanzie per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, ipertrofia della macchina pubblica, gestione ?clientelare? del patrimonio pubblico”.

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