Non profit

Associazioni sportive tra dipendenti e volontari

di Redazione

Quando un pubblico dipendente svolge gratuitamente la sua prestazione presso una associazione sportiva deve rispettare gli obblighi previsti dall’articolo 4 comma 1 della legge 266/1991 (legge quadro sul volontariato)? Nel caso in cui non rientri in questa fattispecie, come bisogna regolarsi per il problema dei rimborsi spese? E per assumere invece un dipendente, quale contratto va applicato dall’associazione?

Il ministero del Lavoro, vista la poca chiarezza esistente sull’argomento, ha fornito di recente interessanti risposte in merito alle collaborazioni nelle associazioni sportive previste dall’articolo 90 della legge 289/2002. Il pubblico dipendente che svolge gratuitamente fuori dall’orario di lavoro la propria prestazione per una asd (associazione sportiva dilettantistica) o ssd (società sportiva dilettantistica) non deve essere considerato alla stregua del volontario che svolge attività di volontariato presso una odv, ma i rimborsi spesa percepiti devono essere riportati nel libro unico del lavoro. Infine, l’ultima risposta riferita all’applicazione del contratto di lavoro per una società sportiva dilettantistica evidenzia la necessità di provvedere alla stipula di un ccnl per le asd e le ssd. La convinzione si basa sul fatto che gli unici contratti di riferimento del settore sportivo dilettantistico (impianti sportivi e palestre) non possono essere applicati a tutti, poiché non tutte le asd o le ssd gestiscono impianti sportivi e non tutte sono palestre.

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