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Associazionismo: Le Acli ripartono da Bari
A pochi mesi dal cambio di presidente, lAssociazione si riunisce per la tradizionale verifica di metà mandato. A Bari, dal 7 al 9 dicembre
di Redazione
Si svolgerà a Bari, dal 7 al 9 dicembre, la prossima Conferenza Organizzativa e Programmatica delle Acli. L?appuntamento, previsto ogni quattro anni dallo statuto come momento di verifica di metà mandato, si colloca in una nuova fase per l?Associazione, aperta dall?elezione del presidente nazionale Andrea Olivero e della presidenza avvenuta all?inizio della scorsa primavera.
Settecento i dirigenti ?aclisti? provenienti da tutta Italia e dalle sedi all?estero che si riuniranno nel capoluogo pugliese, presso l?Hotel Sheraton, per un momento di confronto importante per riconsiderare retroattivamente il già fatto e guardare al futuro ri-pensando e ri-progettando l?Associazione.
?Insieme con, insieme per. Legami associativi e azione volontaria?. Questo il titolo e la traccia di riflessione della Conferenza di Bari, che vedrà dunque le Acli interrogarsi su due temi forti e costitutivi della stessa identità aclista e del suo orizzonte di futuro: i legami e l?azione volontaria. «Dono e relazione ? spiega il presidente Andrea Olivero ? azione volontaria e libero legame tra persone che condividono un progetto di società migliore sono gli elementi fondanti l?esperienza di impegno civile delle Acli».
«Il tema dei legami ? aggiunge ? ci interroga innanzitutto e radicalmente come associazione, imponendoci una coraggiosa verifica sulla cura delle nostre relazioni associative e sulla ?manutenzione? del sistema complesso delle Acli. In secondo luogo, nella vita ?liquida? in cui siamo immersi, nell?instabilità e nell?incertezza che ha invaso tutte le nostre relazioni, anche quelle più personali, nella frammentazione sociale della cosiddetta post-modernità, il legame relazionale acquista comunque un valore di controtendenza e di testimonianza. Tornare ad affermare il valore dei legami e della fedeltà che ne scaturisce, dunque, è allora anche un modo per le Acli di vivere la spiritualità cristiana, radicata nel legame comunitario ed ecclesiale, a partire dall?adesione al messaggio evangelico e dalla comunione di fede».
«Quanto all?azione volontaria ? continua Olivero ? essa rappresenta per la nostra vita associativa la linfa e il nutrimento quotidiano. Non ci riferiamo solamente alla gratuità di un?azione che non percepisce compenso, ma anzitutto a quella libertà di scelta che viene prima dell?appartenenza e che anzi la rende possibile. Motivare e rimotivare la propria libera adesione alle Acli significa quindi rendere più ricca la vita associativa, più veri e più forti i legami concreti che la costituiscono».
«Ancora più significativamente ? conclude il presidente delle Acli ? l?azione volontaria riconduce all?economia del dono che, in un contesto sociale e culturale sempre più dominato dallo scambio e dalla logica di mercato, costituisce, come il legame relazionale, un segno e un modello alternativo, dunque un valore aggiunto del nostro modo di produrre e riprodurre coesione sociale».
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