Cultura

Attentato a un’altra moschea

Sono stati tre i centri di culto presi di mira in pochi giorni

di Redazione

Ancora attacchi contro le moschee in Somalia. Almeno una persona è stata uccisa e altre tredici sono rimaste ferite per l’esplosione di una granata lanciata contro una moschea a Kismayo, roccaforte islamista nel sud della Somalia. Si tratta del terzo attacco in una settimana perpetrato contro una moschea. Il più grave è stato quello compiuto sabato scorso a Mogadiscio contro un edificio utilizzato dai ribelli islamici di al shabab, nella zona nel mercato di Bakara, costato la vita a circa 40 persone. Martedì scorso era stata colpita la moschea di Abu Hureya.

Tra le persone ricoverate in ospedale dopo l’attentato a Mogadiscio vi è anche un alto dirigente degli Shabaab (gli integralisti islamici legati ad al Qaida), Fuad Mohamed Khalaf: ha anche la nazionalità svedese e – secondo alcuni testimoni – sarebbe stato l’obiettivo principale dell’attentato. La moschea presa di mira a Mogadiscio, la Abdalla Shideye, è solitamente utilizzata dagli Shabaab per i propri discorsi incendiari che chiamano alla guerra santa e alla lotta contro il debole governo centrale.

Il governo di transizione somalo ha definito l’attacco alla moschea di Mogadiscio «un atto di barbarie».

 

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