Non profit
Avellino, la capitale del Sud della raccolta differenziata
Coinvolti anche i bambini
di Redazione
Un sacchetto di rifiuti differenziati sarà il lasciapassare. Carta, plastica ma anche alluminio o pile esauste. I bambini che vorranno accedere non dovranno far altro che consegnarli all’ingresso e le porte di Riciclandia, il parco divertimenti di Avellino, si spalancheranno.
Al di là dei cancelli troveranno scivoli e giostre ma soprattutto 3mila metri quadrati di verde attrezzati solo con sistemi e arredi a basso impatto ambientale. Dalle illuminazioni a Led agli impianti per il recupero e il riutilizzo per l’irrigazione delle acque piovane, dai giochi eco-compatibili ai gazebo alimentati da pannelli ad energia solare. «Partiamo dai bambini perché crediamo che la premialità sia la miglior leva per incentivare le famiglie a impegnarsi sempre di più nella raccolta differenziata», spiega Gianluca Festa, assessore all’Ambiente e vicesindaco del comune campano.
Il capoluogo irpino con il 67% svetta infatti fra le città italiane con la percentuale più alta di differenziata. Riciclandia, che sarà realizzata con risorse regionali, sorgerà in una zona abbandonata della città e ospiterà anche un centro per l’educazione ambientale aperto a tutte le scolaresche della provincia e un’area riservata proprio alla raccolta e allo stoccaggio di ogni tipo di materiale riutilizzabile.
«L’idea di fondo che ci ha ispirato è stata quella di provare a educare i cittadini a non vedere con timore gli spazi per la gestione dei rifiuti o degli scarti. Ci sforziamo di passare dal Nimby al Pimby», sottolinea Festa.
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