Non profit

Azionario e debito corporate, si può rischiare

di Redazione

Luca Naseddu è il gestore del fondo Eurizon Diversificato Etico di Eurizon Capital Sgr.  Un fondo che ha un benchmark composto per il 75% da titoli obbligazionari con merito di credito elevato, per il 10% da titoli di debito corporate e per il 15% da azioni.
Quali prospettive per i prossimi mesi?
Manteniamo una posizione marginalmente lunga sui tassi, anche se, visti i livelli molto bassi raggiunti sulla parte breve della curva (in particolare sui Paesi core), preferiamo le scadenze intermedie ed i Paesi “periferici” (Italia, Grecia, Austria).
E per quanto riguarda la parte di obbligazioni corporate?
Con tassi d’interesse così bassi riteniamo che i mercati più rischiosi che fanno parte dell’universo investibile, cioè il debito corporate e i mercati azionari, offrano un punto d’ingresso interessante in un’ottica di medio periodo. In questo momento, tuttavia, preferiamo rimanere cauti sull’azionario e manteniamo il peso molto vicino alla neutralità. Preferiamo rimanere lunghi invece sui titoli di debito corporate, nella convinzione che offriranno una performance superiore a quella dei titoli governativi, concentrando l’investimento sui settori meno legati al ciclo economico (telefonici, finanziari e consumi non ciclici).

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