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Baccini: Servono fondi di garanzia per progetti di microcredito

Secondo il senatore Pdl è l’unica strada per il sostegno ai paesi in via di sviluppo «da quando gli aiuti a fondo perduto non sono più possibili»

di Redazione

«L’Italia è sempre stata da un lato pienamente europeista e dall’altro ha sempre curato rapporti tradizionali di buon vicinato con grandi potenze e i Paesi limitrofi, ma, fatti salvi i rapporti diplomatici, bisogna rendersi conto che non è più possibile contribuire al sostegno dei Paesi in via di Sviluppo o in difficoltà con contributi a fondo perduto».

Con queste parole Mario Baccini, deputato Pdl, commenta a Gr Parlamento le prime pagine dei quotidiani e le dichiarazioni di Angela Merkel sul G20. «Di fronte a una crisi globale così pesante», aggiunge Baccini, molti Paesi, compresa l’Italia, non possono più sostenere la politica “del dono” o degli aiuti gratuiti senza incidere nei bilanci interni e senza rischiare il default. Certo è necessario intervenire, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, ma bisogna farlo con la riconversione del debito e l’istituzione di fondi di garanzia per portare avanti progetti di microcredito. Questa è l’unica strada sostenibile per non gravare sul debito nazionale. Con le nostre ong, le università e le strutture per fare formazione e informazione, con il nostro know how dobbiamo insegnare a coloro che hanno le capacità e che appartengono delle fasce sociali deboli a fare microimpresa, a creare lavoro per sostenersi».

«L’Italia dotandosi del Comitato nazionale per il microcredito, che io presiedo, si è già dotata di un organismo in grado di avviare questo processo e l’Europa, in questo caso, dovrà adeguarsi a questa politica per battere la crisi e la povertà. Noi ci impegnamo per creare un’economia sociale e di mercato affinché il bene comune sia al centro dell’azione politica».

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