Mondo
Baghdad, contrordine: la Croce Rossa rimane
La Cri ha ridotto il numero degli operatori italiani nella capitale irachena, ma la missione continua
di Redazione
La missione della Croce rossa italiana a Baghdad continua. La notizia riportata nei giorni scorsi da Peace Report, secondo cui sarebbe scomparso lo staff di nazionalità italiana dall?ospedale della capitale irachena, è stata smentita da voci vicine alla stessa organizzazione. Obiettivo della Cri è ridurre sempre più la presenza del personale italiano, lasciando spazio ai medici iracheni. Questa strategia era stabilita fin dall?inizio della missione: inizialmente c?erano 47 italiani e 30 iracheni, mentre oggi sono rimasti solamente due italiani che collaborano con 95 iracheni.
Il rientro del personale italiano, anticipato di qualche giorno, pare non essere ricollegabile a un allarme bomba.
Intanto, continuano gli episodi di violenza nei confronti degli iracheni che collaborano con gli stranieri: qualche settimana fa, a Samarra, è stato ucciso un medico che aveva lavorato con alcuni italiani a Baghdad; dieci giorni fa lo stesso destino è toccato a un interprete che aveva collaborato con i reporter italiani.
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