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Bagnasco: «La giustizia sociale passa per il quoziente familiare»

L'arcivescovo di Genova ha aperto nel pomeriggio di oggi il Consiglio episcopale permanente

di Redazione

Il cardinale Angelo Bagnasco ha rilanciato la proposta di un quoziente
familiare quale strumento utile in questo momento a frenare le
disuguaglianze sociali e la crescente poverta’ che colpisce parti crescenti
della societa’ italiana mentre su un piano generale ”nessuno evidentemente
puo’ ignorare le condizioni poste da una sempre piu’ complessa crisi
internazionale e dai suoi caratteri per lo piu’ inediti, dovuti a una
globalizzazione sostanzialmente poco governata”. L’arcivescovo di Genova ha
aperto nel pomeriggio di oggi il Consiglio episcopale permanente. Il
cardinale ha rilevato come sia indispensabile che ci si ”concentri sulle
fasce piu’ deboli, e sulle famiglie monoreddito che stanno reagendo come
possono all’ondata di aumenti dei prezzi che nel frattempo non cessano di
lievitare”. ”Certo – ha aggiunto – ogni provvedimento di soccorso e’
utile, ma necessitano misure organiche che diano un minimo di serenita’,
consentendo ai nuclei famigliari di pianificare le loro prospettive di
vita”. ”Nel frattempo occorre tendere ad una maggiore equita’ sociale – ha
spiegato Bagnasco – sia verticale (tra redditi diversi) sia orizzontale (le
famiglie dello stesso reddito ma con piu’ figli devono pagare di meno).
Resta intatta l’impressione che, se si disponesse di un sistema fiscale
basato sul quoziente familiare, potrebbe determinarsi un circolo assai piu’
virtuoso tra le famiglie e la societa’ nel suo insieme, soprattutto tra
l’oggi e il domani che e’ comune”.

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