Cultura
Banca 121: archiviazione per Fazio e Spaventa
I nomi di Fazio e di Spaventa furono iscritti infatti nel registro degli indagati il 24 febbraio dello scorso anno nellambito dellinchiesta sui prodotti collocati dallex Banca 121
di Redazione
A quasi un anno dall?apertura del fascicolo d?indagine da parte della Procura della Repubblica di Trani, si è conclusa con l?archiviazione la vicenda che ha visto indagati il governatore della Banca d?Italia, Antonio Fazio, e l?ex presidente della Consob, Luigi Spaventa. I nomi di Fazio e di Spaventa furono iscritti infatti nel registro degli indagati il 24 febbraio dello scorso anno nell?ambito dell?inchiesta sui prodotti collocati dall?ex Banca 121 (ora Monte dei Paschi di Siena), la loro posizione è stata poi stralciata dal filone principale che vede indagate una quarantina di persone tra cui manager dell’allora Banca del Salento e dell?allora Banca 121. A Fazio e Spaventa veniva contestato il reato di ‘favoreggiamento reale’, di non aver cioé impedito e di non aver vigilato sul collocamento sul mercato di prodotti che si sono rivelati ingannevoli per molti risparmiatori. L’indagine riguardava soprattutto i Bpt Tel. Per Fazio e Spaventa si stava profilando un?archiviazione rapida ma sono stati risvolti procedurali e l’opposizione del legale dei risparmiatori, Gaetano Scamarcio, a tenere in piedi la vicenda per quasi un anno. Scamarcio aveva presentato ben 5 esposti per indagare sul conto dei due istituti a difesa di due risparmiatori, poi risarciti, che avevano visto precipitare il rendimento a danno del capitale investito. La richiesta di archiviazione per Fazio e Spaventa era stata presentata dal titolare dell’inchiesta, il pm Antonio Savasta, gia’ il 28 aprile dello scorso anno, appena due mesi dopo l’iscrizione nel registro degli indagati. La difesa degli indagati aveva convinto infatti il pm che non c’era dolo nelle loro condotte. A maggio l’istanza di archiviazione venne pero’ respinta dal gip Michele Nardi per un difetto di notifica: l’istanza di archiviazione non era stata notificata infatti al legale Scamarcio, quale ‘parte lesa’. Il legale dei risparmiatori ha poi proseguito la sua battaglia procedurale opponendosi una seconda volta alla richiesta di archiviazione e si e’ giunti cosi’ all’udienza camerale con il confronto tra le parti. L’udienza era stata inizialmente fissata ad ottobre ma non si tenne per l’impossibilita’ di Scamarcio a partecipare per problemi fisici. Si e’ tenuta invece il 5 novembre. Al termine della lunga udienza camerale il gip Nardi si era riservato di decidere. In quell’occasione il pm aveva ribadito la richiesta di archiviazione ritenendo che non ci fossero responsabilita’ ne’ condotte omissive da parte degli istituti chiamati in causa ma il legale dei risparmiatori aveva presentato una tesi opposta. Oggi, infine, il gip Nardi ha depositato il provvedimento di archiviazione. In 70 pagine di motivazioni il magistrato ha spiegato le ragioni che lo hanno condotto ad accogliere la richiesta del pm Savasta, mettendo cosi’ la parola fine ad una vicenda che in principio, con l’iscrizione nel registro degli indagati di Fazio e Spaventa, aveva fatto anche rumore negli ambienti finanziari e giudiziari. Proseguono invece le indagini della Procura di Trani per il filone principale sul presunto reato di truffa ai danni di molti risparmiatori per prodotti finanziari collocati sul mercato e ritenuti ingannevoli perché esponevano i sottoscrittori ad investimenti ad alta rischiosita’, in alcuni casi richiedendo anche l’iscrizione nella centrale ‘grandi rischi’ della Banca d’Italia. L’indagine e’ alle battute conclusive.
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