verso soggetti che si discostano dai requisiti minimi.
Il 32% del Fondo garantisce prestiti erogati in MeridioneNon solo Telethon per Bnl. Certo la maratona di fund raising continua a essere un appuntamento essenziale (dal 1992, la partnership con l’istituto di credito ha consentito di raccogliere oltre 198 milioni di euro, quasi il 50% della raccolta totale). Ma all’evento tv sono andati negli anni aggiungendosi prodotti e servizi socialmente responsabili. «My cash Bnl» per esempio, una carta prepagata con cui è possibile effettuare donazioni da 10 euro o destinare a Telethon lo 0,50% della spesa mensile. Bnl ha però individuato, all’interno del non profit, anche altre partnership. Con Uildm per sostenere la ricerca sulle distrofie muscolari, con l’Unione Italiana Ciechi (per creare bancomat per non vedenti), con Ai.Bi. per aiutare, con un finanziamento dedicato, chi ha avviato le pratiche per l’adozione internazionale (un accordo nato nel 2006). Con Ai.Bi. e con Asvi è nato invece il progetto «Da care leavers a care leaders»: prevede il finanziamento da parte di Bnl di tre borse di studio che consentiranno a due giovani “care leavers” selezionati da Ai.Bi. e a uno scelto da Asvi di frequentare altrettanti master di formazione annuali per diventare “manager del non profit”.
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