Mondo
Bangladesh: università chiuse in sei città
Il governo ha ordinato anche il coprifuoco
di Redazione
Dopo tre giorni di violenti scontri tra studenti e polizia, che hanno causato almeno un morto e 200 feriti, il governo provvisorio del Bangladesh ha disposto ieri la chiusura di college ed Universita’, decretando il coprifuoco a tempo indeterminato in 6 citta’, tra cui la capitale Dacca.
Gli scontri sono iniziati lo scorso 20 agosto al campus universitario di Dacca, in seguito al pestaggio di due studenti da parte di militari di stanza all’ateneo, al termine di una partita di calcio. Come richiesto dal corpo docenti e dagli stessi studenti, le autorita’ hanno ritirato ieri l’esercito dal campus, ma ormai la protesta era dilagata fuori citta’. Le forze di sicurezza temono che dai primi tafferugli si giunga ad una vera e propria sollevazione popolare. Le citta’ interessate al coprifuoco, oltre Dacca, sono Rajshahi, Chittagong, Sylhet, Baribal e Khulna.
Gli studenti, a cui si sono uniti ieri anche altre categorie di cittadini come commercianti e taxisti, chiedono la fine della legislazione d’emergenza, imposta 6 mesi fa dal governo salito al potere a gennaio, con l’appoggio dei militari. Lo stato d’emergenza vieta tra l’altro anche le manifestazioni di piazza. Il presidente Iajuddin Ahmed aveva annullato le elezioni previste in primavera, promettendo di combattere la corruzione e di indire nuove consultazioni democratiche “entro il 2008”, dopo aver “restituito il Paese alla normalita’”. Ma la gente sembra ormai stanca. La popolazione – riferiscono esperti locali citati da ‘AsiaNews’ – ha visto deluse le aspettative che riponeva nell’avvento del nuovo governo, mentre continua a sperimentare un insostenibile aumento del costo della vita e instabilita’ politica.
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