Cultura

Banlieue: violenza e arresti in diminuzione

Oggi il Parlamento si pronuncia sulla proroga dello stato di emergenza per tre mesi

di Redazione

Quello della notte scorsa in Francia, la diciannovesima consecutiva di scontri e disordini nelle ‘banlieues’, e’ stato probabilmente il bilancio meno grave dall’inizio della crisi, scatenata il 27 ottobre scorso alla periferia di Parigi dalla morte accidentale di due giovani, fulminati mentre cercavano di sfuggire alla polizia. Malgrado la proroga dello stato di emergenza per tre mesi annunciata ieri dal governo, e oggi al vaglio del Parlamento, e nonostante il discorso alla Nazione in diretta televisiva pronunciato per la prima volta dal presidente Jacques Chirac, che ha promesso aiuti e rimedi per ovviare alle condizioni della gioventu’ nelle aree piu’ diseredate, ma al contempo ha avvertito che i colpevoli saranno inesorabilmente puniti, le violenze sono proseguite: la tendenza appare peraltro in deciso calo, dopo una recrudescenza nel fine settimana. In tutto risultano essere state arrestate 42 persone contro le 112 di 24 ore prima, mentre i veicoli dati alle fiamme ammontano a 162, a fronte dei 271 della notte precedente.

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