Cultura

Baretta (Cisl): La Csr non diventi la nuova “aspirina” sociale

Il segretario confederale della Cisl è intervenuto oggi alla presentazione del libro di Sabrina Rosci "Percorsi di responsabilita' delle imprese in Italia"

di Redazione

L?identità dell?impresa può essere rafforzata dall’adozione di percorsi di responsabilità sociale (Rsi), dalla condivisione di obiettivi e strategie, con numerosi benefici tanto per il lavoratore quanto per il territorio. E? il messaggio lanciato dal libro di Sabrina Rosci, ‘Il grande salto sociale. Percorsi di responsabilita’ delle imprese in Italia’, presentato oggi a Roma nella sede della Cgil. Nel volume, interventi anche di Michele Tiraboschi, allievo di Marco Biagi e giuslavorista all’universita’ di Modena, e di numerosi esperti e sindacalisti. A discutere del libro e della Rsi sono stati chiamati Pierpaolo Baretta, segretario confederale della Cisl, Lamberto Santini, segretario confederale della Uil, Marigia Maulucci, segretario confederale della Cgil, e Renata Polverini, vicesegretario generale dell’Ugl. ”Sulla responsabilita’ sociale delle imprese -avverte Maulucci- siamo a un bivio: o continuiamo a parlare tra esperti e produrre carta o ne facciamo oggetto di un tavolo di confronto serio tra le parti sociali, intese come i soggetti produttori di valore, cioe’ sindacati e associazioni datoriali. Senza il governo, però, che su questa partita non c?entra”. Per Maulucci, ”c?è un terreno privilegiato nella Rsi ed è il meccanismo di formazione delle decisioni d’impresa”, ovvero il ”processo, le sedi, gli strumenti attraverso i quali si adottano le scelte e la condivisione che queste devono incorporare”.
?C?è un?esigenza diffusa di ridisegnare i sistemi di competizione nel mercato, i sistemi d?impresa e i rapporti di lavoro. Per questo, c?è davvero bisogno di ?un grande salto?. Il rischio è che la responsabilità sociale d’impresa (Rsi) diventi la nuova ?aspirina? sociale, buona cioé per tutti i mali”. Così Pierpaolo Baretta, segretario confederale della Cisl, sottolinea come ancora il tema della Rsi sia interpretato in modi diversi dai vari interlocutori. ”Al centro dell’argomento -dice Baretta- c?è il concetto d’impresa e la ridefinizione che le aziende fanno di se stesse. Del resto, si sente molto parlare di partecipazione dei lavoratori. E se a volte le aziende -avverte Baretta- parlano loro come a dei soci, in realtà li si tratta da salariati”. Per questo, conclude il segretario confederale della Cisl, ”siamo di fronte a un bivio e la strada giusta da imboccare, anche a livello europeo, e’ la strada della democrazia?.

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