Non profit
Bce: seconda tranche di prestito a tasso basso. Ora tocca alle banche Famiglie e imprese sperano in tassi più leggeri
di Redazione
L’anno bisesto dona a fine febbraio non solo un giorno in più, ma l’arrivo per le banche del secondo prestito a lungo termine (3 anni) a tasso bassissimo (1%) per favorire la liquidità nel continente e il superamento della crisi. Lo strumento si è dimostrato utilissimo. Una risposta pragmatica a tante polemiche sul fatto che la Bce non è un prestatore di ultima istanza. Di fatto ora lo è, e lo strumento ha già contribuito a riportare serenità sul mercato dei titoli di Stato (con effetti sullo spread). Quello che ancora non si è visto è l’effetto sul credit crunch. Ne ha parlato al Forex di metà febbraio il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Visto l’intervento del governatore, ci si aspetta che qualche risultato si possa avere a livello di banche sul territorio. Almeno questo sperano famiglie e imprese che si sono viste “unilateralmente” aumentare i tassi sul rosso dei conti correnti a livelli quasi usurai. La Bce opera: speriamo che Bankitalia “vigili”.