Non profit

Bell’esordio alle medie, con i miei 58 anni

la storia

di Redazione

Carlo Rapetti, 58 anni, otto anni fa organizzava eventi per l’azienda dove lavorava da sempre. Lo scorso 20 settembre, una settimana dopo l’inizio delle lezioni, è entrato per la prima volta nella scuola media statale di Senago, provincia di Milano, in qualità di docente di matematica.
Vita:Come è finito a insegnare agli adolescenti?
Carlo Rapetti: Il mondo aziendale mi ha espulso alla soglia dei 50 anni. Per mantenere la mia famiglia (moglie e figlia di 24 anni che lavora e studia, ndr) sono dovuto tornare a insegnare dopo decenni, come ho fatto subito dopo la laurea in matematica, nel 1975. Sono in terza fascia, fuori dalle graduatorie perché senza abilitazione, aspetto ogni anno la chiamata dai presidi: negli ultimi cinque anni ho insegnato prima alle superiori, poi in un istituto tecnico serale per adulti. Ora, a sorpresa, sono stato richiesto alle medie.
Vita: Un bel salto…
Rapetti: Infatti. Non è facile, sto passando i primi tempi a decifrare le modalità di rapporto con gli alunni e a trovare un linguaggio adatto. Devo dettare gli appunti, prestare maggior attenzione alla disciplina in classe, leggere assieme a loro il libro di testo, controllare i diari, accompagnarli in mensa, tenere rapporti più diretti con le famiglie: tutte cose che non ho mai fatto nemmeno gli anni scorsi, perché alle superiori lo studente si arrangia da sé. Insomma, a quasi 60 anni sto imparando a fare l’insegnante.
Vita: Qualcuno la sta aiutando?
Rapetti: Gli stessi alunni, ma soprattutto gli altri docenti, che mi hanno accolto molto bene. Però è per i fatti propri che uno si fa le ossa: tanta autoformazione e la necessità di studiare tutto da capo, per poi saperlo spiegare. La speranza è imboccare la strada giusta: le difficoltà non mancano, ma la mia esperienza è che gli studenti tendono a innamorarsi del professore, vorrei accadesse anche quest’anno.
Vita: Poi a giugno 2011 di nuovo a piedi…
Rapetti: Con le graduatorie bloccate e l’assenza di concorsi per entrare in ruolo, ogni settembre aspetto la chiamata, sperando che arrivi. Andrò avanti così fino a 65 anni, sempre che nel frattempo non rialzino l’età pensionabile.

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