Welfare
Bettoni:«L’incidente sul lavoro di Udine poteva essere una strage»
«Basta alibi e statistiche, rendiamo concreta la sicurezza sul lavoro», ribadisce Franco Bettoni, presidente di Anmil, dopo l'esplosione in un'acciaieria che ha coinvolto 7 operai feriti in maniera non grave
di Redazione

«Una vicenda accaduta a meno di una settimana dalla Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro e non è una questione di conteggio statistico di vittime quello su cui dobbiamo soffermare la nostra attenzione. È invece indispensabile che dalle dichiarazioni d’impegno si passi ai fatti; fatti che, siamo certi, il Ministro Poletti non tarderà ad intraprendere, a cominciare dai circa 20 decreti attuativi che ancora attendono di essere firmati per rendere pienamente operativo il Decreto 81/2008 e S.M.I. e non creare alibi alle aziende che non rispettano la sicurezza», afferma Bettoni.
«Questo Governo – prosegue Bettoni – ha già dimostrato la sua buona volontà, non senza sacrifici in una difficile contingenza per la finanza pubblica, mettendo a carico del bilancio di previsione del triennio in corso circa 4,8 miliardi di euro (previsti dalla legge di stabilità 2014) per la riduzione dei premi INAIL a quelle imprese che fanno correttamente prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro».
«È tempo, dunque, di dimostrare fermezza e determinazione su provvedimenti urgenti e indispensabili – aggiunge il Presidente dell’ANMIL Bettoni – come la creazione di un’Agenzia Unica per le ispezioni, perché non può esserci legge valida ed efficace senza controlli e sanzioni certe; o come la costituzione di una Procura unica di cui si fa da anni portavoce il Procuratore Raffaele Guariniello».
«Lo dobbiamo ai lavoratori, alle loro famiglie, alla nostra dignità – conclude Bettoni – e il tempo dei rinvii e delle deroghe su argomenti importanti come quello della sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere certo e definito affinché retorica e lacrime di coccodrillo smettano di accompagnare ogni nuovo incidente».
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