Onorevole Bobba (Pd), che fine hanno fatto i 30 milioni di euro previsti nel decreto Incentivi per “compensare” il danno al non profit dopo l’azzeramento delle agevolazioni sulle tariffe postali?
Luigi Bobba: La legge c’è. È inevitabile che, prima o poi, il ministero dell’Economia giunga a rispettarla rilasciando le risorse. Ciò che risulta intollerabile, anche in relazione all’antefatto che ha scatenato la questione tariffe postali, è che nei confronti del non profit si trovino mille cavilli burocratici prima di arrivare finalmente all’applicazione.
Vita: Ritiene che, anche da parte del suo gruppo politico, sia stato fatto tutto il possibile?
Bobba: Ognuno ha davvero fatto la sua parte. Insieme al collega Toccafondi ci siamo impegnati da maggio, insieme ai rispettivi gruppi politici. Anche la collaborazione con il dipartimento dell’Editoria e il ministero dello Sviluppo economico è stata costruttiva. Purtroppo, e non solo per questo provvedimento, il “collo di bottiglia” è il ministero dell’Economia.
Vita: Per il 2011 cosa bisogna aspettarsi?
Bobba: Un primo banco di lavoro sarà la Finanziaria che arriva alla Camera a metà ottobre. Se nel testo non ci sarà alcun riferimento alla questione tariffe postali, sarà necessario inserirlo. Ciò che rammarica, però, è dover trovare sempre solo misure tampone, strumenti “concessi”. È mancata e manca una programmazione politico-economica per consentire anche alle associazioni di pianificare e fare progetti per il futuro.
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