Non profit
Bobba (Pd) e Lupi (Pdl) firmano un’interpellanza bipartisan
È già stata sottoscritta da 80 deputati di tutt'e due gli schieramenti
di Redazione
Un’interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento) è stata presentata da Luigi Bobba (Pd) e da Maurizio Lupi (Pdl). L’inetrpellanza è rivolta al Ministro dell’economia e delle finanze e al Ministro dello sviluppo economico e ha raccolto a venerdì sera le firme di 80 deputati di tutt’e due gli schieramenti. L’interpellanza si chiede «se non si intenda abrogare il decreto in premessa e ripristinare immediatamente le tariffe agevolate; in alternativa, se non si ritenga di adottare le iniziative opportune per rivedere le tariffe agevolate, operando gli opportuni distinguo sui beneficiari».
Questo il testo completo dell’interpellanza urgente:
«I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
– in data 30 marzo 2010 è stato emanato un decreto interministeriale a firma dei ministri Tremonti e Scajola, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il giorno successivo, il quale stabilisce che «Le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali di cui ai decreti ministeriali del 13 novembre 2002 e del 1o febbraio 2005, continuano ad applicarsi fino al 31 marzo 2010»;
– la sospensione delle tariffe postali agevolate stabilite il 30 marzo per il 1o aprile, coinvolge circa 8000 testate, le quali non sono state consultate, come non lo sono state le Commissioni parlamentari competenti in materia;
– il decreto interministeriale citato sospende direttamente le tariffe agevolate, nonostante in questi anni fossero sempre state confermate da Poste italiane anche di fronte al ritardo dei corrispondenti contributi;
gli editori che hanno già venduto gli abbonamenti annuali da mesi si trovino da un giorno all’altro, e senza preavviso, nella condizione di dover fronteggiare un aumento del 120 per cento delle tariffe;
– le maggiori conseguenze saranno subite in particolare dalle piccole associazioni, il no profit e la stampa locale e diocesana che dal 1o aprile fino a dicembre 2010, faranno fatica a non sospendere le pubblicazioni, le quali rappresentano un capitolo di bilancio essenziale e un efficace strumento per campagne promozionali e di raccolta fondi;
– il danno non sarà subito solo dagli enti citati, ma anche dai cittadini che vedranno privarsi di un capillare mezzo di cultura e informazione e della diffusione dei libri, soprattutto in quelle zone d’Italia non servite da librerie;
– a parere degli interpellanti un taglio orizzontale delle agevolazioni postali non solo non tiene conto delle peculiarità di settore, ma non aiuta il riordino della normativa sull’editoria, che necessita di valutazioni appropriate, in particolare relativamente alla stampa locale e no profit;
– l’articolo 3, primo comma del decreto-legge n. 46 del 2004 prevede che: «Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri provvede al rimborso in favore della Società Poste Italiane SpA della somma corrispondente all’ammontare delle riduzioni complessivamente applicate, nei limiti dei fondi stanziati sugli appositi capitoli del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri», intendendo quindi, che siano i rimborsi a Poste italiane a dipendere dall’ammontare dello stanziamento, non le tariffe agevolate;
– anche venendo meno i fondi, non dovrebbero venir meno le agevolazioni postali, in quanto così facendo pur essendo formalmente legittimo l’uso dello strumento ad avviso degli interpellanti si aggirerà di fatto la volontà del Parlamento che le ha previste attraverso legge dello Stato e che solo attraverso la stessa potrebbero essere rimosse -:
se non si intenda abrogare il decreto in premessa e ripristinare immediatamente le tariffe agevolate;
in alternativa, se non si ritenga di adottare le iniziative opportune per rivedere le tariffe agevolate, operando gli opportuni distinguo sui beneficiari;
se non si intenda aprire un tavolo di confronto per l’individuazione di soluzioni sostenibili per tutti i settori interessati».
Ecco un elenco dei primi firmatari
Bobba, Gentiloni Silveri, De Pasquale, Bachelet, Verini, Fiorio, Fioroni, Castagnetti, Lovelli, Ferrari, Baretta, Rubinato, Dal Moro, Toccafondi, Vignali, Letta, Damiano, Mosca, Capano, Berretta, Grassi, Agostini, Mecacci, Bernardini, Melandri, Fogliardi, Gasbarra, Garofani, Renato Farina, Centemero, Gioacchino Alfano, Esposito, Cambursano, Miglioli, Oliverio, Miotto, Mosella, Calgaro, Lanzillotta, Nicco, Calvisi, Pierdomenico Martino, Lusetti, Rampi, Bratti, Servodio, Sposetti, Farina Coscioni, Duilio, Strizzolo, Marco Carra, Colaninno, Capitanio Santolini, Palmieri
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.