Welfare
Bocciata proposta di cittadinanza europea di residenza
L'Europarlamento ha respinto il progetto che prevedeva la possibilità di acquisire la cittadinanza dopo 5 anni di residenza nell'Unione.
Con 347 voti contrari e 276 a favore l’Aula di Strasburgo ha bocciato stamane la relazione sulla cittadinanza europea, gia’ approvata in Commissione Liberta’ pubbliche dell’Europarlamento.
La proposta di fondo, messa a punto dall’esponente di Rifondazione comunista, Giusto Catania, era quella di istituire una cittadinanza di residenza, ossia dare la possibilita’ a tutti i cittadini che vivono in Europa per almeno 5 anni, di acquisire la cittadinanza europea, armonizzando cosi’ le regole fissate da ciascuno Stato membro. ”Il mio gruppo si e’ diviso sul rapporto -ha dichiarato al termine del voto l’esponente dei Repubblicani europei Luciana Sbarbati (Alde)- ma io esprimo solidarieta’ e sostegno a Catania: l’Europa dovrebbe farsi carico di interpretare i nuovi diritti di cittadinanza”.
Il rapporto introduceva inoltre ”l’idea di legare il concetto di cittadinanza a questioni sociali, come il diritto alla casa, al lavoro, all’assistenza sanitaria”, ha spiegato Giusto Catania, e in questo ambito ”si puo’ pensare di istituire una tassa europea con lo scopo di rompere il meccanismo per cui sono i governi a dover decidere sul bilancio comunitario”.
Come si legge nel testo, la Commissione Libertà formulava una ”richiesta di finanziamento, in parte, del bilancio comunitario grazie ad un vero e proprio meccanismo di risorse proprie, in base ad un sistema trasparente, equo e democratico, senza alcun aggravio del carico fiscale globale”.
Partecipa alla grande indagine nazionale sul lascito solidale!
Sei un ente del Terzo settore?
Hai ricevuto almeno un lascito solidale?
Partecipa alla grande survey nazionale e riceverai in anteprima il report di ricerca!