Mondo
Bolivia: tensioni per ipotesi presidenza a Vaca Diez
Scioperi della fame, l'ostruzionismo di Morales, le proteste popolari e il pronunciamento della Chiesa cattolica per l'elezione anticipata e la discussione delle gestione delle risorse degli idroca
di Redazione
L’ipotesi che il presidente del Senato Hormando Vaca Diez, primo nella linea di successione costituzionale al dimissionario Carlos Mesa, accetti e mantenga la massima carica dello stato crea forti tensioni e molteplici dichiarazioni di rigetto. Vaca Diez aderisce al Movimento della sinistra rivoluzionaria (Mir), che fu alleato dell’ex presidente Gonzalo Sanchez de Lozada costretto a dimettersi nel 2003, e fonti di questa formazione hanno ipotizzato una presidenza di alcuni mesi da parte del titolare del Senato, finalizzata alla convocazione di elezioni anticipate e a trattare i grandi temi che spingono le proteste: nazionalizzazione degli idrocarburi, Assemblea costituente e referendum per l’autonomia regionale. Ma questa proposta e’ considerata impraticabile dalle forze sociali che da tre settimane paralizzano la Bolivia, le quali esigono invece le immediate dimissioni da capo dello stato di Vaca Diez, seguite immediatamente da quelle del presidente della Camera, Mario Cossio. Assumerebbe quindi la presidenza l’attuale responsabile della Corte suprema di giustizia, Eduardo Rodriguez, che dovrebbe preparare le elezioni anticipate in dicembre. Numerosi consigli comunali, fra cui quello di La Paz, sono entrati in sciopero della fame contro l’ipotesi di Vaca Diez presidente, mentre il leader dell’opposizione e del Movimento al socialismo (Mas), Evo Morales, ha assicurato che non permettera’ l’inizio dei lavori del Congresso oggi alle 10,30 (le 16,30 in Italia) se prima non esistera’ un preaccordo fra i gruppi politici per affidare la presidenza a Rodriguez. ”La prima cosa che farebbe Vaca Diez una volta raggiunta la presidenza – ha assicurato Morales – sarebbe decretare lo stato d’assedio”. Infine va ricordato che ieri la chiesa cattolica ha diffuso un comunicato in cui sostiene l’importanza che il paese vada il piu’ presto possibile a elezioni anticipate.
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