Non profit

Bracco lancia la sua fondazione

«Trasmettere i valori aziendali alle nuove generazioni»

di Redazione

Scienza, sociale e cultura. È su queste tre macroaree che Diana Bracco ha deciso dar vita alla Fondazione Bracco. Nasce una istituzione «che affonda le sue radici nel patrimonio dei valori maturati in oltre 80 anni di storia della nostra famiglia e
dell’azienda Bracco. Sono valori fondamentali -ha sottolineato Bracco- che vogliamo condividere e trasmettere alle nuove generazioni e ai quali ci siamo sempre ispirati, nella convinzione che rappresentino la migliore garanzia anche per riuscire a superare i momenti difficili legati al ciclo economico».

«Ciò che rende uniche le aziende familiari» ha proseguito Diana Bracco, «è proprio il fatto che si fondano sulla volontà di un imprenditore che vuol costruire qualcosa che vada al di là del lavoro, un progetto di vita che racchiude al suo interno una storia
vera e personale, quella, appunto, di una famiglia”. Proprio per questo, ha sottolineato Diana Bracco «mi sento di dire che le imprese familiari sono dotate di una qualità e di una linfa vitale che dà qualcosa in più: l’anima. La Fondazione
Bracco -ha aggiunto- vuole cercare di cogliere e custodire quest’anima, facendola conoscere ai nostri giovani, alle giovani generazioni dei miei nipoti, ma anche ai molti giovani che entrano via via a lavorare nel Gruppo».
La Fondazione, ha spiegato «avrà una connotazione fortemente internazionale» ma al tempo stesso «si propone di sostenere la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e artistico nazionale: sviluppare la sensibilità ambientale, promuovere la
ricerca scientifica e la tutela della salute, favorire la formazione professionale dei giovani, sviluppare iniziative di carattere assistenziale e solidale per contribuire al benessere della collettività».

All’interno delle macroaree scienza, sociale e cultura, saranno, in pratica, realizzati progetti concreti «tutti ispirati al patrimonio di valori tangibili e intangibili dell’impresa Bracco e degli imprenditori che attraverso le generazioni ne sono stati alla guida: l’etica della responsabilità, il senso del dovere, la ricerca della qualità e dell’eccellenza, l’impegno per l’innovazione continua, l’attenzione verso la persona, lo stretto legame con le comunità e il territorio. Valori tipici della migliore tradizione
imprenditoriale familiare».

Diana Bracco ha quindi spiegato, nel dettaglio, come la Fondazione intenda impegnarsi all’interno delle tre macroaree. Nell’ambito della scienza avrà l’obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità della vita con approcci e soluzioni
innovative. In particolare su aree precise quali la diagnostica e la prevenzione, la medicina personalizzata, lo studio delle interrelazioni fra le problematiche della salute e quelle socioculturali. La Fondazione, inoltre, realizzerà un database per la
raccolta di dati clinici significativi per lo studio e la cura di malattie di particolare interesse e poco conosciute.

Nell’ambito sociale saranno promossi progetti operativi, in particolare nelle aree del mondo più bisognose, dove oltre al beneficio filantropico si possa dare un valore aggiunto distintivo in termini di know how e contributo scientifico. A questo proposito Diana Bracco ha ricordato la tragedia che ha colpito Haiti, dove la Fondazione è già intervenuta inviando rilevanti quantitativi di acqua potabile e un desalinizzatore.

Sul fronte della cultura, poi, il primo progetto culturale sostenuto dalla Fondazione nasce dalla partnership con la Presidenza della Repubblica. Nel 2010, in vista delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, sosterrà il progetto di restauro della Galleria di Alessandro VII al Palazzo del Quirinale per riportare la Galleria
di Papa Chigi all’aspetto originario. La Fondazione Bracco sarà poi Main Partner della Mostra ‘Views of Venice: Canaletto and his rivals’, in programma alla National Gallery of Art di Washington per il febbraio 2011. 

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