Mondo
Brasile: finanziamenti illegali anche per opposizione
I fondi illegali ricevuti dall'impresario pubblicitario Marcos Valerio, che finanzio' anche le campagne elettorali di Lula
di Redazione
Non sembra avere fine la sequela di ammissioni di finanziamenti illegali e bustarelle che sta scuotendo il mondo politico brasiliano Ieri anche esponenti di due partiti dell’opposizione, il Partito della socialdemocrazia brasiliana (Psdb) ed il Fronte Liberale (Pfl) hanno ammesso di aver ricevuto a suo tempo dei fondi illegali dalle mani dell’impresario pubblicitario Marcos Valerio, lo stesso che giro’ al partito dei lavoratori(Pt) del presidente Luiz Inacio Lula da Silva l’equivalente di 17 milioni di dollari per le campagne elettorali del 2002 e 2004. A beneficiare di tali bustarelle – per lo piu’ ritirate dai portaborse dei politici, ma anche da mogli o altri familiari – anche Roberto Brant, ex ministro della previdenza sociale, durante il secondo mandato (1995-2002) dell’ex presidente e leader del Psdb, Henrique Fernando Cardoso. D’altra parte, mercoledi’, l’ex tesoriere del Pt, Delibio Soares, quando ha ammesso in Parlamento di aver ricevuto i soldi da Valerio, assicurando pero’ che ”Lula non ne sapeva niente”, rivolgendosi ai deputati ha detto che ”tutti voi sapete bene come si finanziano le elezioni brasiliane” e alle proteste subito sorte, ha subito risposto sorridendo: ”Scusate, non volevo offendere nessuno”. In effetti finanziamenti illegali delle campagne elettorali e pagamenti sottobanco ai parlamentari perche’ approvino le leggi – Valerio e’ accusato anche di questo, ma finora ha sempre smentito – sono una realta’ endemica della storia politica brasiliana, in cui sono rimasti coinvolti tutti i governi. Mai come ora, pero’, lo scontro tra partiti di governo e dell’opposizione e’ stato senza mezzi termini – in vista delle elezioni presidenziali del 2006 – tanto che oggi, il Psdb e il Pfl hanno chiesto al Tribunale elettorale di sospendere per un anno i fondi ufficiali, circa 10 milioni di dollari, destinati al Pt. Un problema piu’ che mai incisivo per il partito di Lula che, non solo e’ indebitato per 36 milioni di dollari, ma si e’ visto vietare dalla giustizia che i funzionari statali a lui legati (circa 18.000 su un totale di 23.000) versino nelle sue casse una percentuale (dal 5 al 20%) dei loro stipendi.
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