Cultura

Bruxelles: lanciata Alleanza per la Csr

Tra gli aderenti anche Impronta Etica

di Redazione

La Commissione Europea e i rappresentati delle imprese associate al CSREurope hanno lanciato oggi a Bruxelles una ?Alleanza Europea per una responsabilità delle imprese competitiva e sostenibile?. La nuova alleanza ha una natura aperta e le imprese europee di tutte le dimensioni sono invitate a esprimere volontariamente il loro supporto.
Sono 22 le organizzazioni europee partner del CSREurope, rappresentative di oltre 1800 imprese, che hanno costituito l?Alleanza; tra queste figura Impronta Etica, associazione italiana senza scopo di lucro costituitasi a Bologna nel 2001 per promuovere i principi dello sviluppo sostenibile, creando un network tra imprese e organizzazioni che intendono l’impegno sociale come parte essenziale della propria missione, e di cui fanno parte aziende come Granarolo, Hera, Atc, Conad e Coop Adriatica.
Per rimanere accessibile al maggior numero di imprese europee e per evitare la creazione di nuove barriere burocratiche per le imprese, l?alleanza è un ombrello politico per le iniziative già esistenti di responsabilità sociale tra le imprese e i loro stakeholder. L?iniziativa è il risultato di una complessa ed estesa consultazione con tutti gli stakeholder nel Forum Multistakeholder Europeo terminato nel 2004 e il frutto della co-progettazione in materia di responsabilità sociale d?impresa della Direzione Politiche Sociali e della Direzione Impresa ed Industria.
Con questa iniziativa la Commissione si prefigge di incoraggiare l?ulteriore passo in avanti della RSI tra le imprese europee e di aumentare il supporto e il riconoscimento della RSI come politica di supporto allo sviluppo sostenibile, alla crescita e all?occupazione.
?Aspettavamo da un paio d?anni questa comunicazione? dichiara Luciano Sita, Presidente di Granarolo e di Impronta Etica, ?e siamo contenti che oggi venga presentata come il risultato di un confronto aperto e profondo con le imprese e gli stakeholder. Riteniamo infatti fondamentale il ruolo che la Pubblica Amministrazione può avere di stimolo alla diffusione della RSI, ma è importante che questo avvenga all?interno di un processo di coinvolgimento e non dalle stanze di un ministero per essere realmente efficace. Inoltre ci convince l?idea di un approccio che ribadisce la volontarietà del processo e la discrezionalità delle imprese nell?operare per una maggiore RSI all?interno di campi d?intervento attuali ed urgenti per tutti. Ci riconosciamo poi nel ruolo chiave dato in questa comunicazione alle imprese nazionali, che sono di fatto il motore dell?economia europea. Tra i nostri soci abbiamo infatti brillanti esempi proprio di quelle PMI che hanno saputo realizzare esperienze distintive in termini di RSI.?
?Questa alleanza? è il commento di Maurizio Chiarini, amministratore delegato di Hera e Vice-Presidente di Impronta Etica, ?rappresenta una proposta concreta alle imprese per stimolarle ad adottare comportamenti socialmente responsabili. Due sono i temi che sono per me particolarmente importanti: la correlazione tra competitività e RSI, che rappresenta il vero strumento per cambiare le logiche del mercato, in modo più equo, e l?interpretazione della RSI come elemento chiave per il raggiungimento dello sviluppo sostenibile. Dal mio osservatorio non posso infatti che vedere ogni giorno come i comportamenti dell?impresa nella realizzazione della propria attività caratteristica concorrano di fatto nella realizzazione del modello di sviluppo. Proprio per questo, se vogliamo davvero raggiungere lo sviluppo sostenibile, è importante a livello europeo, ma anche e soprattutto a livello nazionale e locale, che politiche pubbliche e private vengano maggiormente concordate e integrate.?

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.