"Si mangia bene sono gentili ed efficienti la pizza buona ma per me il servizio ai tavoli svolti da uomini di colore non mi piace", questa è la recensione di un cliente di Sikulo Bistrot, un ristorante di Palermo che, a quanto pare, ha una grave pecca, impiega uomini di colore.
Senza fare ovvi commenti sull'uso creativo della lingua italiana il dato è uno ed è chiarissimo, il commento è razzista. Così lo hanno giudicato i gestori del locale che hanno chiesto a Google – dove il commento era stato pubblicato – di cancellarlo, prendendo le distanze da questo cliente, così come potete vedere dalla pagina facebook del locale.

Questi ragazzi di colore ve li voglio proprio presentare!
La loro storia è già in rete da qualche mese perchè sono loro i protagonisti di un "video-racconto" realizzato dal Consorzio Sol.Co. Sicilia per raccontare il proprio modello d'integrazione dei migranti.
Il video racconta la storia dei ragazzi di Sikulo e tante storie simili, unite dal viaggio, dalla paura, dal coraggio e dal sacrificio. Storie a lieto fine, storie di uomini che hanno conquistato la propria autonomia e con sacrificio vivono questa Sicilia.
Questa vicenda mi aveva scosso ma avevo immaginato fosse un episodio sporadico e la tanta solidarietà letta sul web mi aveva rasicurato perchè io, da siciliana, non percepisco strati forti e consolidati di razzismo…finchè non ho letto i commenti alla stessa news pubblicati su IlGiornale.it
"anche a me fanno schifo i camerieri africani, e credo che siamo in tanti a pensarlo. nei locali dove li fanno lavorare non ci metto piede. se il ristoratore è libero di assumerli io sono libero di andare da un suo concorrente che fa lavorare gli italiani" oppure "Non e' questione di razzismo, e forse nemmeno di igiene (sulla quale, tuttavia, avrei delle riserve, conoscendo le abitudini di queste persone). Ma prendere a lavorare dei clandestini e' uno schiaffo ai milioni di giovani disoccupati italiani" se siete incuriositi e non sufficientemente nauseati gli altri commenti potete leggerli seguendo questo link http://www.ilgiornale.it/news/cronache/palermo-recensione-ristorante-camerieri-colore-non-mi-1432515.html
Ed ecco l'antica lotta tra italiani e stranieri, quel diritto di prelazione sul lavoro – che non c'è – basato sull'essere italiani. Chissà se competenza, capacità e disponibilità sono elementi da valutare per gli abili commentatori… certo è che si tratta di una lotta "fratricida" che racconta di una povertà culturale preoccupante.
E mentre le disavventure dello Ius Soli in Parlamento sembrano perdurare e Papa Francesco con il suo Messaggio per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, dà lezioni a tutti di diritto e di umanità….non ci resta che lavorare, su giustizia ed equità c'è ancora troppo da fare.
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