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Burkina Faso: 117 dipendenti vincono causa contro Yves Rocher

Il collettivo sindacale dei lavoratori licenziati ha ottenuto il pagamento delle indennità: "una vittoria di solidarietà internazionale".

di Redazione

I 117 dipendenti del Burkina Faso, licenziati il 1 agosto scorso da una filiale del gruppo cosmetico Yves Rocher nello Stato africano, hanno ottenuto le indennità di licenziamento, al termine di 4 mesi di lotta e di campagna di solidarietà internazionale, come ha reso noto oggi il collettivo sindacale dei lavoratori.

I responsabili del collettivo hanno attirato l’attenzione dei media sul conflitto sociale legato all’azienda del Burkina Faso “la Gacilienne”, di proprietà al 95% del gruppo francese Yves Rocher, nel corso di una conferenza stampa a ottobre scorso a Parigi. “Dopo 4 mesi di lotta e campagna di solidarietà internazionale, (il gruppo) Yves Rocher ha pagato e il sindacato (del Burkina Faso) Cgt-b ha siglato un accordo per la fine del conflitto”, ha indicato il collettivo in un comunicato. Da parte sua Cgt-b ha annunciato in un comunicato “la firma giovedì 19 gennaio di un verbale di regolamento del dossier di lavoro dalla Gacilienne” e ha aggiunto di considerare l’accordo come “una vittoria di solidarietà internazionale”.

Secondo l’accordo, ad ognuno dei 117 dipendenti licenziati spetteranno “sei mesi di salario, circa 700mila franchi dell’Africa occidentale (CFA) (circa 1067 euro). Saranno inoltre versati “5.850mila FCFA” (circa 8.500 euro) “per gli aventi diritto relativi alle persone decedute, per chi ha presentato le dimissioni, i lavoratori in malattia, e così via”, secondo il collettivo, il quale è sostenuto da Attac France, dai sindacati locali CGT 91, e dai sindacati del gruppo Rocher (CGT, CFDT e UNSA), che contestano il calcolo di trattenute per l’indennità di fine rapporto versato ai lavoratori della Gacilienne

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