Famiglia

Cambogia, si apre uno spiraglio

Dopo la lettera dei genitori a Napolitano

di Redazione

«Non sono pessimista», dice Daniela Bacchetta, vicepresidente della Commissione adozioni internazionali, ma dal tono si capisce che, di più, è ottimista. Dal 7 dicembre la Cambogia ha una nuova legge sulle adozioni internazionali, che fra l’altro esclude chi ha già un figlio o più di 45 anni di età. Delle 150 coppie italiane con una pratica aperta a Phnom Penh, una quarantina ha già abbinato un bambino: ora tutto potrebbe saltare, perché anche per loro vale – retroattivamente – la nuova legge. Gli aspiranti genitori hanno scritto una accorata lettera al presidente Napolitano, per chiedere di aiutarli a non perdere i loro figli. La Cai – risponde la Bacchetta – ha fatto «tutti gli sforzi» per illustrare alle autorità cambogiane la situazione degli italiani e le loro «giuste attese»: «Non abbiamo lasciato nulla di intentato per realizzare l’interesse di queste coppie e dei bambini. Chiaro che chi ha già un abbinamento è in una posizione ancora più delicata. Siamo in fase di stesura dei decreti attuativi, non credo sia impossibile una norma transitoria. Siamo in attesa di una risposta, ma non sono pessimista».

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