Non profit
CAMPAGNE. I sindaci in campo per Telethon
Continua e si rafforza il sostegno delle pubbliche amministrazioni a favore di Telethon
di Redazione
Questa volta a scendere in campo, letteralmente, sono ben 60 “primi cittadini” d’Italia che fanno parte della NIS – Nazionale Italiana Sindaci Onlus, squadra di calcio promossa dall’ANCI – Associazione Nazionale Comuni d’Italia.
Dal 2002 la formazione sportiva organizza partite e triangolari nelle varie città del Paese e all’estero, devolvendo il ricavato di queste manifestazioni a progetti di solidarietà ed organizzazioni non profit: per l’anno in corso ha scelto di sostenere la ricerca scientifica di Telethon sulle malattie genetiche.
L’iniziativa si inserisce nel protocollo d’intesa che ANCI e la Fondazione Telethon hanno sottoscritto, senza scadenza, nel 2004.
Le pubbliche amministrazioni da lungo tempo contribuiscono a diffondere il messaggio di Telethon, mettendo a disposizione le proprie strutture, organizzando eventi e raccolte di fondi.
Negli ultimi cinque anni, oltre seimila enti locali, tra regioni, comuni, province, e altre pubbliche amministrazioni, grazie alla collaborazione con ANCI e al coinvolgimento dei partner e dei volontari Telethon, hanno destinato più di due milioni e mezzo di euro a progetti di ricerca di eccellenza e ai ricercatori più qualificati in Italia.
Pietro Spirito, Direttore Generale della Fondazione commenta: «Avere al nostro fianco tanti enti locali e pubbliche amministrazioni è per noi motivo di orgoglio e conferma, anche sul piano istituzionale, il ruolo che riusciamo a svolgere grazie alla fiducia di milioni di cittadini e ai criteri di eccellenza e trasparenza che adottiamo. Vedere poi tanti sindaci farsi promotori in prima persona di questo sostegno è un gran bel segno di impegno civico e di senso dell’istituzione che valorizza tutta la rete dei comuni rappresentata dall’Anci. Per i nostri primi cittadini – ha sottolineato Spirito – dare un calcio al pallone stavolta significherà anche dare un calcio alle malattie genetiche, mirando a fare altri goal a favore della ricerca
scientifica e della cultura della solidarietà».
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