Cultura

Caravaggio supera l’attimo fuggente

Dentro una scuola che guarda all’arte, alla letteratura e alla filosofia come a effetti delle strutture sociali ed economiche, l’unica possibilità è quella di riscoprire il «fattore umano».

di Redazione

Cosa può fare un professore universitario di fronte a studenti che escono dal liceo svuotati di qualunque interesse e incapaci persino di scrivere in modo corretto? Cedere al pessimismo e lamentarsi delle varie riforme. Massimo Borghesi, professore di filosofia all?università di Perugia e autore del libro Il soggetto assente. Educazione e scuola tra memoria e nichilismo, non lo fa e continua anzi a credere in una educazione possibile.

Dentro una scuola che ha fatto propri gli aspetti peggiori del «?68 pensiero» e che guarda all?arte, alla letteratura e alla filosofia come a effetti delle strutture sociali ed economiche, l?unica possibilità è quella di riscoprire il «fattore umano». Se un?opera è frutto di un?epoca e non di un uomo, si scava una incomunicabilità tale che lo studente potrà al massimo comprendere il passato, ma non viverlo. Il maestro invece deve essere in grado di «introdurre alla corrispondenza tra l?io presente e l?io passato».

È necessario allora che la scuola cambi prospettiva: invece di caricare gli studenti di dati, aggiungere materie e prevedere un monte ore più alto, dovrebbe fornire strumenti critici, la capacità di distinguere tra l?essenziale e il superfluo, tra ciò che ha valore e ciò che non ne ha. Il maestro che Borghesi auspica non è il professore (affascinante) di L?attimo fuggente. Lì si crea una «eccedenza della figura del maestro, una personalizzazione estrema». Il professore non impone se stesso, la scuola non può colonizzare la vita dei ragazzi. L?educatore è un tramite, non deve trasmettere una cultura preconfezionata ma far vedere gli avvenimenti che racconta: deve innanzitutto provocare emozioni.

C?è un?immagine che sintetizza quello che per Borghesi deve essere un maestro: il Cristo di Caravaggio nella Vocazione di San Matteo, che «nella taverna buia, ridesta l?io di Matteo alla vita. L?educatore, imitando il gesto di Cristo, rimanda a un ideale che trascende la sua persona». Una sfida impegnativa, ma giusta.

Il soggetto assente
di Massimo Borghesi
Edizioni Itaca, pp. 176, euro 15

Lorenzo Biondi

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