Welfare

Carcere: casa e lavoro abbattono la recidiva

I dati si riferiscono al territorio di Brescia

di Redazione

Cinquecento euro di borsa lavoro ogni mese alle aziende che assumono ex detenuti. Lo stanziamento e’ stato messo a disposizione dal provveditorato dell’amministrazione penitenziaria della Lombardia che ha sottoscritto con i rappresentanti del comune di Brescia un protocollo d’intesa per il reinserimento lavorativo degli ex reclusi. Il progetto si chiama ‘Lisola, liberati per indulto’ e riguarda il sostegno al reinserimento lavorativo degli ex detenuti; un progetto che verra’ coordinato dal comune di Brescia attraverso gli uffici del garante per i diritti dei detenuti e dovrebbe raccogliere tutte le segnalazioni provenienti dall’amministrazione penitenziaria, dall’ufficio esecuzione penale esterna e da quanti intendessero assumere o partecipare all’assunzione di un ex detenuto in una delle aziende bresciane.

“Tutto nasce dall’indulto -spiega il direttore del provveditorato per l’amministrazione penitenziaria in Lombardia Luigi Pagano- e contrariamente a quanto si pensi il provvedimento non ha comportato un aumento della recidiva”. Anzi, c’e’ stata una riduzione dal 75 al 25%. In provincia di Brescia, a seguito dell’indulto 247 detenuti sono usciti dal carcere e circa 380 hanno terminato di usufruire delle misure alternative. Per queste persone si aprono le porte della cosiddetta societa’ libera ma per vari motivi per loro e’ difficile trovare un lavoro. L’importo del progetto stanziato a livello regionale e’ di circa 573 mila euro e consente di realizzare circa 170 interventi di inserimento lavorativo. Primo stanziamento di 40mila euro in supporto alle imprese era gia’ stato erogato intorno ai primi mesi del 2007.

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