Si chiama www.innocentievasioni.net il nuovo sito di infomarzione sul carcere on line da oggi e diretto da luigi Manconi e Patrizio Gonnella, a cui collabora anche il vignettista Staino. Si tratta, di fatto, di uno spin off, della due associazioni di provenienza dei dei due direttori: A buon diritto e Antigone.
Questi gli obiettivi dichiarati della nuova iniziativa: «Un sito che sappia affrontare la questione della detenzione nella sua complessità e nei suoi diversi e articolati aspetti, evitando due possibili rischi:
– quello di un approccio solo ed esclusivamente umanitaristico, concentrato sulle “condizioni di vita” (in genere pessime) dei detenuti e sulle carenze del sistema;
– una interpretazione che enfatizzi esclusivamente tutte le miserie (che sono tantissime) e ignori tutte le “ricchezze” che pure il carcere esprime.
Si tenterà di sottrarre l’informazione e la discussione sul carcere a quella che sembra sia una condanna (un’altra!): ovvero un clima sempre cupo, un linguaggio talvolta tetro, un’impostazione comunque disperata. Ma la prigione è il luogo d’Italia in cui è più alta la percentuale di analfabetismo e, insieme, dove si tengono 95 corsi di scrittura creativa e si pubblicano 42 giornali. Esattamente di ciò vorremmo parlare : dell’assoluta penuria e delle grandi opportunità che la detenzione rivela. E si cercherà di affrontare, contemporaneamente, i problemi dei “custoditi” e dei “custodi” e dei tanti che occupano uno spazio intermedio tra le due figure principali. La presenza di varie sezioni e rubriche all’interno del sito dà la possibilità di trattare diverse tematiche e di evidenziare i differenti aspetti del circuito penitenziario. Il sito è indirizzato a quanti, a vario titolo, si interessano di questa realtà (associazioni umanitarie e giornalisti, giuristi e docenti universitari, sindacati di polizia penitenziaria e operatori sociali, educatori e psicologi, direttori penitenziari , familiari di detenuti …). Resta il problema – totalmente irrisolto oggi – dei detenuti stessi, interdetti all’uso di internet. Qualcosa può essere fatto in questa direzione. Innanzitutto realizzeremo un’edizione mensile, a stampa, dei contenuti principali del sito che faremo pervenire a tutte le carceri italiane. Poi, lavoreremo perché sia possibile un uso controllato della rete e l’accesso al nostro e ad altri siti, da parte della popolazione reclusa in alcuni istituti, in via sperimentale.
Questo lavoro ha un costo, che si ritiene di poter sostenere in parte attraverso le nostre associazioni, e in parte attraverso l’aiuto di quanti decidano di contribuire a questa opera. Ciò sarà possibile attraverso un sostegno di € 50,00 a trimestre per diciotto mesi, che si potrà rinnovare nel 2010»
Nessuno ti regala niente, noi sì
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