Welfare

Carcere, Pisapia:”La amnistia è uno strumento di giustizia”

L'esponente del Prc: “Solo così i magistrati potranno occuparsi dei reati più gravi"

di Redazione

”E’ non solo necessario, ma anche urgente, che il Parlamento dia finalmente una risposta concreta alla situazione disumana delle nostre carceri e alla disastrosa condizione della giustizia penale, caratterizzata da oltre 4 milioni di processi pendenti, approvando finalmente un atto di clemenza”. Lo afferma Giuliano Pisapia del Prc, convinto che ”solo un provvedimento di amnistia ed indulto – istituto espressamente previsto dalla Costituzione proprio per arginare situazioni di emergenza come quella attuale – creerebbe le condizioni perche’ i magistrati possano occuparsi dei processi per i reati di piu’ grave allarme sociale, evitando, cosi’, di sprecare forze, energie e fondi per processi che, in ogni caso, finirebbero in prescrizione o di dover scarcerare per decorrenza termini imputati gia’ condannati in primo e secondo grado per reati anche gravissimi o addirittura di far prescrivere processi per reati di sangue o relativi alla criminalita’ organizzata, determinando ulteriori danni alle vittime dei reati e alla credibilita’ della giustizia”. ”Per quanto concerne l’amnistia, si prevede l’estinzione del reato per i reati con pena massima di quattro anni, con alcune esclusioni che rendono il testo analogo a quello approvato nel 1990, e che all’epoca aveva registrato un’ ampia convergenza in Parlamento -prosegue Pisapia- Per quanto concerne l’indulto, si prevede un indulto di due anni revocabile in caso di nuovo reato in modo da creare un forte deterrente alla recidiva e tutelare cosi’ le esigenze di sicurezza della collettivita”’. Pisapia spera che ”il testo proposto in tema di amnistia ed indulto – che, giova sottolinearlo, non comprenderebbe i reati finanziari, ne’ gli ulteriori reati che eventualmente emergessero nell’ambito delle recenti inchieste giudiziarie – possa ottenere il consenso necessario”.

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