Welfare

Carceri, il modello è in Calabria

di Redazione

«Il vostro è un modello da esportare in tutta Italia, siete un esempio da seguire». Sono state queste le prime parole pronunciate da Angelino Alfano durante la visita all’Istituto a custodia attenuata Luigi Daga di Laureana di Borrello, in provincia di Reggio Calabria. A ricevere il ministro c’erano, oltre al provveditore regionale, il direttore dell’istituto, Angela Marcello, ie l direttore dell’Uepe, Mario Nasone.
Dopo Roberto Castelli, che ha inaugurato la struttura nel 2004, Alfano è il secondo ministro della Giustizia che visita l’istituto. Alfano ha incontrato i giovani detenuti ed a loro ha affidato un messaggio diretto: «Lo Stato vince se crea speranza di cambiamento. Qui c’è riuscito. Se aggiungiamo il fatto che nelle nostre carceri noi abbiamo spesso il verificarsi del fatto contrario, cioè poca attività lavorativa e alta recidiva, voi rappresentate la via da seguire».
Il progetto del Luigi Daga, iniziato nel 2004, ha guadagnato con il tempo consensi e registrato importanti risultati. I dati parlano di un notevole abbattimento della recidiva, tanto che si potrebbe prospettare una notevole diminuzione del sovraffollamento una volta esportato il progetto anche in altre realtà.
Lavoro, istruzione, educazione alla legalità e alla responsabilità, attività di volontariato e giustizia riparativa, sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano il progetto educativo dell’istituto.

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