Alanciare il sasso nello stagno tocca a Luigi Vitali, responsabile nazionale Pdl dell’ordinamento penitenziario, che, a margine del dibattito parlamentare sul piano carceri, si è lasciato sfuggire una valutazione che potrebbe preludere a una vera è propria svolta nella gestione degli oltre 200 istituti di pena italiani. «Giudico», ha detto Vitali, «positiva anche l’apertura al capitale privato che si aggiungerà alle risorse pubbliche. «E che», ha aggiunto poi, «non significa assolutamente privatizzare le carceri». Sulla questione, tramite agenzie stampa, hanno voluto dire la loro sia Confindustria che l’associazione nazionale costruttori edili, che hanno fatto sapere di essere pronte a venir coinvolte nell’utilizzo del project financing per la costruzione dei nuovi edifici penitenziari, vista anche l’esiguità delle risorse a disposizione dello Stato.
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