Sul Garante per l’infanzia è finito l’idillio. La rottura si è consumata in commissione Affari sociali della Camera, in una seduta durata solo 45 minuti, spesi tutti dalle relatrici per bocciare a raffica gli emendamenti presentati al testo del ministro, Mara Carfagna. Inclusi quelli firmati dalla maggioranza e quelli di Alessandra Mussolini (Pdl), presidente della commissione Bicamerale per l’infanzia. I punti critici rilevati nel testo di iniziativa governativa vanno dalla necessità di coordinare l’attività del garante nazionale con quella dei già esistenti garanti regionali, ignorati dal ddl, ai dubbi sull’indipendenza di una figura incardinata al dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri (unico punto su cui la Carfagna ha promesso un ripensamento). L’opposizione ripresenterà gli emendamenti in aula.
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