Non profit

Cari prof, imparate a capirli

Da un lato gli adolescenti, abituati a un linguaggio di affettività e relazioni, più che di regole e compiti. Dall’altro i docenti, che faticano a instaurare un dialogo. Incontro impossibile?

di Redazione

di Maria Grazia Zanaboni
presidente de L?amico Charly

L?apertura dell?anno scolastico è una data importante per chi, come noi de L?amico Charly, affianca i ragazzi nel loro percorso di crescita e quindi si trova inevitabilmente ad aver a che fare con il mondo della scuola.

L?amico Charly non ha ancora concluso l?anno scolastico appena terminato perché ha continuato a operare nel periodo estivo offrendo agli studenti sostegno per colmare i debiti nelle discipline principali e si prepara ora, a fine settembre, a riaprire lo spazio studio con cadenza bisettimanale, con la presenza di professori, tutor e con uno sportello di accoglienza/ ascolto.

Il nostro servizio rappresenta un osservatorio interessante: quello che percepiamo è il grande desiderio da parte degli studenti e delle loro famiglie di trovare nella scuola un interlocutore vero, nella scuola in quanto istituzione e soprattutto nei tanti docenti. È vero, i giovani non amano sempre studiare. Andare a scuola è per loro spesso più un modo per socializzare piuttosto che per imparare; i docenti spesso si sentono demotivati e poco valorizzati; il sistema scuola non riesce a decollare come ?fucina? di progetti e a trovare una nuova formula che renda possibile l?incontro con gli adolescenti di oggi, abituati a un linguaggio diverso da quello dei professori, fatto di affettività e relazioni, più che di regole e compiti. E allora? Dobbiamo continuare a credere nella scuola; dobbiamo noi, in quanto agenzie, aiutarla con proposte, riflessioni.

L?équipe de L?amico Charly ha studiato interventi diversi, rivolgendosi agli studenti per aiutarli a capire come e perché studiare, ma anche a docenti e famiglie. In collaborazione con l?Ufficio scolastico regionale, ha aperto uno spazio dedicato ai docenti: Pad – Progetto ascolto docenti, corso di formazione on line per aiutare i professori ad affrontare la complessa questione del disagio spesso invisibile degli studenti. L?intento non era fornire facili soluzioni, ma predisporre uno spazio di dibattito a cui hanno aderito circa 1.500 docenti. Noi crediamo nella possibilità di trovare soluzioni nuove e come noi anche altre associazioni. Mi rivolgo al ministro Fioroni: se riuscissimo, anche con il suo aiuto, a fare davvero rete delle diverse esperienze e conoscenze, forse potremmo dar vita a un ?cantiere? che si affianchi alla scuola per star bene a scuola.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it