Non profit

Caritas in Colombia per favorire la pace

Un appello per la ricerca di una pace colombiana negoziata che ponga fine ai conflitti armati

di Redazione

Un appello perché i bisogni delle vittime del conflitto siano al centro della ricerca per una soluzione di pace. Una pace che, garantendo comunque l’accertamento delle responsabilità per le avvenute violazioni dei diritti umani, possa nascere sulle solide basi di un ampio progetto di inclusione sociale. Questo chiedono i rappresentanti di varie Caritas, tra cui anche Caritas Italiana, di ritorno da una visita in Colombia durata dieci giorni, organizzata da Caritas Europa, nell’ambito della campagna lanciata da Caritas Internationalis lo scorso ottobre e in risposta all’invito della Chiesa Cattolica colombiana. Una Chiesa impegnata costantemente per la pace, la riconciliazione e il sostegno  ai tre milioni di sfollati interni in seguito ad un conflitto che dura da quarant’anni. La delegazione, che vedeva anche la presenza di dieci parlamentari europei, ha visitato alcune delle comunità più colpite dal conflitto in corso – rifugiati, gruppi di Afro-Colombiani – nei sobborghi e nelle baraccopoli di Barranquilla (dipartimento dell’Atlantico), di Cúcuta (Nord di Santander), di Florencia (Caquetá) e del Quibdó (Chocó). Oltre agli esponenti della Chiesa locale ha incontrato il presidente della Colombia Álvaro Uribe Vélez, altre figure di rilievo del governo e gli osservatori internazionali.
Caritas Europa continuerà a sostenere la soluzione negoziata del conflitto armato nel più ampio contesto della ricerca della verità, della giustizia e della riparazione in favore delle vittime, nella convinzione che la risposta militare non può essere la soluzione ai problemi sociali che stanno alla base del conflitto. Ciascuno dei parlamentari si farà portavoce della problematica del conflitto armato colombiano con i rispettivi governi e parlamenti.
Caritas Italiana da parte sua intensificherà l’impegno in favore della pace e l’attenzione verso tutti i conflitti, da quelli più noti a quelli dimenticati.
In quest’ottica è stato proposto alle Caritas diocesane un percorso pastorale su Giustizia, carità e sviluppo solidale, per costruire vera pace, che prevede un nuovo rapporto di ricerca proprio sul tema dei conflitti dimenticati e la creazione di un osservatorio permanente, oltre a vari momenti articolati nel corso dell’anno. Tra questi ricordiamo l’11 marzo 2005 il seminario “Giovani, servizio e pace” e il 12 marzo 2005 l’incontro nazionale dei giovani in Servizio civile in ambito ecclesiale “Scelte di pace e racconti di servizio”. Entrambi si svolgeranno ad Arezzo, presso la Cittadella della pace, prendendo spunto dalla ricorrenza del 12 marzo, San Massimiliano, martire per obiezione di coscienza. Così come nella stessa prospettiva di ricerca di percorsi di pace si collocano altri due appuntamenti imminenti. Il Forum internazionale “Quale pace per il Sudan? La parola alla società civile” che si terrà a Milano il 18-19 marzo 2005; il seminario “Il muro israeliano in Cisgiordania: dati e fatti”, previsto per il 30 marzo 2005, a Roma.

 

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