Cultura

Carlo Costalli: uno sproloquio dettato dall’ignoranza

Un intervento del presidente di Mcl

di Redazione

“Per la televisione pubblica non può essere determinante unicamente l’audience e, in nome di questo, concedere carta bianca e un’ora in prima serata ad un cantante che oggi si erige a moralista, militante nell’ipocrisia, e che sfrutta il palcoscenico per sete di rivalsa. Una vergogna cui nessuno può permettersi di rimanere indifferente”, ha affermato Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori.

“E’ inconcepibile assistere alla ‘predica’ paradossale di Celentano da un palcoscenico come Sanremo e, soprattutto, è inammissibile che si assurga quale censore volgendo gravi attacchi all’operato della Chiesa e delle testate cattoliche di Avvenire e Famiglia Cristiana”, ha continuato Costalli.

“Un monologo, uno sproloquio dettato dall’ignoranza perché è indubbio per tutti, anche per i laici, il ruolo che le due testate svolgono per la crescita umana, culturale e spirituale a favore di tutta la società. Tant’è vero che l’affermazione è stata accolta dai fischi della platea. Come è altrettanto indubbio il ruolo che la Chiesa sta svolgendo in un momento difficile e lacerante come quello che sta attraversando il nostro Paese”, ha concluso Costalli.

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