Famiglia

Caso Vika, tutti condannati

La Corte d'Appello ribalta la sentenza di primo grado

di Sara De Carli

Clamorosa sentenza della Corte d’Appello. I coniugi Giusto, di Cogoleto, che nel 2006 avevano nascosto per 19 giorni Vika/Maria, la ragazzina bielorussa di 11 anni che ospitavano con i programmi di accoglienza, sono stati condannati ieri a otto mesi. La Corte d’Appello ha quindi ribaltato la sentenza di primo grado, che invece li aveva assolti nel febbraio 2009. Analoga condanna anche per i nonni e i due sacerdoti che aveva collaborato.

“Rifarei la stessa cosa perchè si parla di una bimba che aveva subito violenze e doveva essere tutelata”, ha detto alle agenzie don Danilo Grillo, il parroco di Cogoleto. Il sostituto pg Luigi Cavadini Lenuzza aveva chiesto invece un anno e sei mesi; dispiaciuto l’avv. Giovanni Ricco, difensore degli imputati, che ha detto: “Sono stati condannati al minimo – ha commentato – e questo mi fa pensare che la motivazione della sentenza sarà comprensiva del fatto che tutti hanno agito a fin di bene anche se la Corte non ha ritenuto questo sufficiente per integrare l’esimente
dello stato di necessità putativo”.

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