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Cassazione: filmare uno stupro è essere autori della violenza

La delibera della Corte su un episodio avvenuto nel 2009

di Redazione

Filmare uno stupro senza commetterlo materialmente è come essere autori della violenza stessa. Lo sottolinea la Cassazione secondo la quale il reato punito dall’art. 609 bis c.p. si verifica anche se “non viene posta in essere una attività tipica di violenza sessuale”. Per la colpevolezza basta che “il singolo realizzi anche solo una frazione” dello stupro. In questo modo la III Sezione penale ha confermato l’affidamento in comunità per un 16enne di Messina indagato per il reato di violenza sessuale nei confronti di una minorenne filmata durante lo stupro avvenuto il 25 aprile del 2009. Come ricostruisce la sentenza 11560 di piazza Cavour, il 16enne non partecipò materialmente alla violenza di gruppo ma con il cellulare fotografò la parte finale del triste episodio. Da qui la misura cautelare di affidamento in comunità disposta dal Tribunale della libertà dei minori di Messina nel settembre 2009

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