Famiglia
Certificato penale, la vittoria del volontariato
Dopo la mobilitazione, le firme e le proteste il Ministero della Giustizia è stato costretto a pubblicare una circolare interpretativa e ben due (sic) note di chiarimento sulla circolare, che riducono di molto gli obblighi a carico delle Associazioni rispetto ai Certificati Penali anti-pedofilia. Ecco i documenti e le novità
di Redazione

La notizia condivisa da migliaia di volontari con centinaia di commenti, l’interrogazione in Parlamento dell’on. Patriarca, le lettere al premiere e al Coni e Ministero dell’Interno, della Giustizia e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio di Parlamentari, le firme raccolte da TeamArtis, le note di Csv.net e la presa di posizione del Forum del Terzo settore, sono servite. Il Ministero della Giustizia è stato costretto a pubblicare una circolare interpretativa e ben 2 note di chiarimento nella stessa giornata (ah, la burocrazia!) che riducono di molto gli obblighi a carico delle Associazioni rispetto ai Certificati Penali anti-pedofilia previsti previsto dal decreto legislativo 4 marzo 2014 n. 39 pubblicato in GU solo il 22 marzo scorso (vedi notizia). Per chi volesse leggere integramente la circolare e le note, le trovate a questi link: qui la circolare interpretativa qui e qui le note interpretative della circolare interpretativa.
Cosa si dice nella sostanza nelle circolari e nelle note? E cosa devono quindi fare le Associazioni?
a) I Volontari: sono esclusi dall’obbligo di certificazione penale
b) Per i lavoratori subordinati o para subordinati nelle Associazioni: per loro l’obbligo vige ancora (qui scaricate il modello). Il Ministero precisa che se i tempi di acquisizione del certificato penale si protraggano oltre il prossimo 6 Aprile, l’interessato può, nel frattempo, rilasciare un’autocertificazione.
– Per il personale retribuito con voucher (Regime a € 7.500 dello Sport Dilettantistico, Fattura e ritenuta d’acconto, redditi divers)i: dovrebbero essere esenti da quest’obbligo ma la circolare e le 2 note interpretative non lo spiegano esattamente (lo si pare intuire tra le righe). Si consiglia comunque di far produrre almeno una autocertificazione.
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Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it