Cultura

Che spirituale l’ultimo Finardi, ateo con l’anima

Recensione del cd "Il silenzio e lo spirito" di Eugenio Finardi.

di Redazione

“E’ una mia intima convinzione che la musica e la spiritualità siano nate nello stesso momento. O meglio dallo stesso impulso”. è il laico Eugenio Finardi che parla, cercando di spiegare il senso profondo di quel capolavoro mistico che è il suo ultimo disco, Il silenzio e lo spirito. Musica e religione nascono nell?uomo per riempire il vuoto, l?immensità, il silenzio dell?universo. C?è nella ricerca musicale lo stesso anelito di una preghiera: la tensione verso l?alto. Preghiera e musica s?incontrano sovente in questo disco: mistico, si badi bene, ma senza religione, perché Eugenio certo non rinuncia al suo ateismo. Ci sono Land Of Planty di Cohen; un prestito da una corale della Cantata 147 di Bach, uno spiritual sofferto e contorto? E alcuni momenti commoventi, come L?oceano di silenzio di Battiato o Adeste Fideles. Non è forse anche questa, oggi, musica ribelle?

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